Benigni: ‘col fascismo era vietato pensare’

Benigni

Roma, 7 feb. (askanews) – “L’articolo 21 (Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero), scritto con un linguaggio semplice, sembra scritto da un bambino, è un articolo straordinario perché è per me l’architrave, il pilastro di tutte le libertà dell’uomo, il più semplice e il più forte”. Così Roberto Benigni, in un monologo in apertura alla 73esima edizione del Festival di Sanremo, omaggiando la Costituzione italiana.

“Prima della Costituzione, durante il ventennio fascista, non si poteva pensare, c’era una sola canzone, era la propaganda. La Costituzione ci ha liberato dall’obbligo di avere paura”, ha aggiunto. “Pensate, in paesi molto vicini a noi gli oppositori vengono incarcerati, avvelenati, a volte spariti fisicamente. I nostri padri costituenti ci hanno tracciato la strada e a noi hanno lasciato una sola cosa da fare: far diventare tutto questo realtà”.