Un 33enne di origini afgane è stato arrestato a Ostia con l’accusa di avere rapito la figlia, affidata all’ex moglie residente in Svizzera. A portare a termine l’arresto sono stati gli agenti del commissariato, pochi giorni dopo che la donna aveva denunciato l’accaduto alle autorità elvetiche. La piccola, 9 anni, è stata rintracciata sul posto di lavoro dell’uomo.
Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, qualche giorno fa il padre l’aveva raggiunta in Svizzera, dove l’ex moglie si era trasferita da qualche anno, per una festa. Al termine aveva messo la figlia in macchina, senza avvisare la madre, ed era tornato in Italia. Per lui era quindi stato emesso un mandato di arresto europeo, ed era stato diramato un alert di ricerca.
I poliziotti del commissariato di Ostia sono risaliti all’uomo martedì mattina. Le indagini hanno puntato subito su un cittadino afgano residente in zona Acilia: un controllo sul suo posto di lavoro ha consentito agli agenti di trovare lui e la bambina, disorientata ma in buone condizioni.
Padre e figlia son stati portati negli uffici del commissariato. L’uomo, accusato di sottrazione di minore, è stato trasferito in carcere. La piccola, che non parla italiano, è stata invece affidata a una comunità di accoglienza per minori in attesa del ricongiungimento con la mamma.
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