Migranti, ONU: cambiamento climatico aggrava “traffico di esseri umani”

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Roma, 24 gen. (askanews) – Il moltiplicarsi dei disastri meteorologici, che spinge sulle strade milioni di persone, è oggi una delle “cause principali” del traffico di esseri umani, secondo un rapporto Onu pubblicato martedì 24 gennaio, che cita anche i rischi posti dalla guerra in Ucraina.”Il cambiamento climatico aumenta la vulnerabilità alla tratta”, sottolinea uno studio dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC), basato sulla raccolta di dati da 141 paesi nel periodo 2017-2020 e sull’analisi di 800 casi giudiziari.

Nel tempo, “intere regioni diventeranno inabitabili”, il che “colpisce in modo sproporzionato” le comunità povere che vivono principalmente di agricoltura o pesca. Le persone ritrovano “private dei mezzi di sussistenza e costrette a fuggire dalla propria comunità”, diventando facile preda dei trafficanti, ha spiegato alla stampa prima della pubblicazione Fabrizio Sarrica, principale autore del testo.

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Solo nel 2021, i disastri legati al clima hanno causato lo sfollamento interno di oltre 23,7 milioni di persone, mentre molti altri hanno dovuto trasferirsi all’estero. Il rapporto cita devastanti tifoni nelle Filippine, o addirittura in Bangladesh, particolarmente esposto a cicloni e tempeste. In entrambi i Paesi si è osservato un aumento dei casi di tratta, con, ad esempio, l’organizzazione di “grandi campagne di reclutamento” per intrappolare i più poveri nel lavoro forzato. Anche il Ghana, vittima di siccità e inondazioni, e la regione caraibica, soggetta a uragani e all’innalzamento del livello del mare, sono in prima linea. Un altro terreno fertile per la tratta è il conflitto armato.”