L’Ucraina ha bisogno di diverse centinaia di carri armati per vincere. Lo ha affermato il capo dell’ufficio presidenziale, Andriy Yermak, sottolineando: “Abbiamo bisogno di diverse centinaia di carri armati, non di 10-20. Il nostro obiettivo è quello di tornare ai confini del 1991 e di punire il nemico, che pagherà per i crimini”.
Le forze russe “sbricioleranno” tutte le armi e i mezzi militari che i Paesi occidentali forniranno all’Ucraina. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, citato dalla Tass. “Gli avversari della Russia – ha affermato Ryabkov – continuano ad alzare la posta, ma, come abbiamo detto fermamente o fiduciosamente in numerose occasioni, gli obiettivi dell’operazione militare speciale saranno raggiunti”.
I Paesi europei “che contribuiscono direttamente o indirettamente a inondare l’Ucraina di armi ne sono responsabili, e a pagare per questo pseudo-sostegno sarà il popolo ucraino”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda sulla possibile fornitura di carri armati tedeschi Leopard attraverso Stati terzi, come la Polonia.
“Credo davvero che riusciremo a vincere la guerra nel 2023”. A dirlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un incontro all’università Taras Shevchenko di Kiev con l’ex premier britannico Boris Johnson. “La velocità (per finire la guerra) dipende da diverse cose: la forza all’interno dell’Ucraina e all’esterno con l’aiuto dei partner. E non dobbiamo permettere che i processi rallentino all’esterno e all’interno, poiché si prolungherà la guerra”, ha sottolineato Zelensky, escludendo qualsiasi possibilità di vittoria parziale di Kiev. “Non dimenticheremo nulla, non perdoneremo nulla, riconquisteremo sicuramente tutto”. tgcom24.mediaset.it