Nuovo Pd di Elley Schlein: donne, migranti, omofobia

Elly Schlein

“Non ce ne facciamo niente di una premier donna che non aiuta le donne nella vita di tutti i giorni”. Lo ha detto Elly Schlein all’Assemblea del Pd. “Non si aiutano le donne limitando opzione donna o le pensioni per numero di figli. Faccia un congedo paritario non trasferibile, quello aiuta le donne”.

MIGRANTI – Quelle del governo sui migranti sono “scelte brutali e anche illegali, come quella di bloccare la gente in mezzo al mare o nei porti, allungandone le sofferenze, con nessun fondamento giuridico”.

OMOFOBIA – “Serve più coraggio sui diritti, andare oltre. E’ assurdo non aver approvato il Ddl Zan ma non fermiamoci lì. Avevamo detto matrimonio egualitario ma anche i diritti delle famiglie omogenitoriali, i cui bambini sono già nelle scuole e stanno subendo molte discriminazioni”.

LEGGE ELETTORALE – “Cambiamo la legge elettorale. Ma fino a che non ce la facciamo, selezioniamo i candidati con le primarie per i parlamentari come nel 2013, so che altri sono d’accordo”.

PD – “Abbiamo un compito importante, non solo eleggere il segretario ma guardare al futuro, una cosa che riguarda le sorti dell’intero campo progressista e del Paese” ha detto Schlein all’Assemblea del Pd. “Abbiamo un obiettivo comune, far immaginare a un ragazzo o una ragazza che questa è casa sua, che deve portare il suo impegno nel Pd, strumento di riscatto per il futuro e non di resa”, ha aggiunto la deputata del Pd. “Un atto di generosità della comunità democratica, l’unico partito che ha deciso di mettersi in discussione aprendosi, in prima istanza ai militanti ma che si apre anche al mondo fuori, a chi ha smesso di credere in noi. E’ un processo necessario”.

“Dobbiamo capire come si è rotta la connessione sentimentale con chi non stiamo più rappresentando, tornare a dare speranza. Con una direzione chiara e comprensibile”. “La sfida congressuale è quella di ricucire le fratture. Ma più che le fratture tra di noi ci interessa ricucire le fratture con i mondi di riferimento che non si sentono più rappresentati, i lavoratori, l’accoglienza, il terzo settore, la scuola“, ha spiegato la candidata alla segreteria del Pd. “E’ giusto che il congresso prosegue anche dopo, per dare un luogo di confronto franco e tornare a interloquire in modo credibile con quei mondi. Dobbiamo costruire una identità e scegliere un blocco sociale di riferimento“, ha sottolineato Schlein.