L’ombra del satanismo dietro la morte di Luana Costantini e di Elena Bruselles, madre e figlia trovate morte nell’appartamento dove vivevano insieme a Monte Mario. E’ quanto racconta Repubblica dopo che la polizia ha trovato nella loro casa di via Giulio Salvatori candelotti, tuniche, messaggi satanici e tavole per i riti spiritici. Due donne trovate cadavere. A chiamare la polizia è stato l’altro figlio dell’83enne – malata di Alzheimer – allertato dai vicini di casa che da giorni sentivano un odore nauseabondo provenire dalla casa dove vivevano mamma e figlia.
L’esame autoptico chiarirà le cause della morte: da una prima ispezione del medico legale il decesso della 83enne – trovata mummificata – risalirebbe ad almeno un mese fa, mentre quello della figlia sarebbe avvenuto cinque giorni prima del tragico rinvenimento. Nell’appartamento nessun segno di effrazione, né segni di violenza sul corpo delle due donne.
Il santone Shekhinà Shekhinà
A tingere di mistero la morte delle due donne la figura di un santone, nome d’arte Shekinà Shekinà, ex compagno della Costantini che viveva con le due donne nell’appartamento dove sono state trovate prive di vita. Originario del Salento, di lui non si hanno notizie dallo scorso dicembre. Da quanto si apprende la squadra mobile di Roma ha allertato quella di Lecce al fine di individuarlo in Puglia, dove si troverebbe, ed ascoltarlo come eventuale persona informata sui fatti. L’uomo non sarebbe comunque indagato.
La setta satanica Cubytrix
Lo sciamano condivideva con la 54enne la passione per l’occultismo e l’appartenenza alla setta satanica Cubytrix, di cui Shekhinà Shekhinà era il fondatore. Attivo anche su Facebook e su TikTok, questo gruppo sponsorizza online corsi di magia e di tantra nero, e mette in vendita tavole ouija, strumenti usati nel corso delle sedute spiritiche per le comunicazioni medianiche.
Lo sciamano amico della coppia
Elena, Luana ed il santone, un triangolo attorno al quale ruota anche una quarta figura, uno sciamano molto amico del santone salentino e della Costantini. Intervistato da Repubblica Roberto, nome di fantasia ed amante dell’occultismo ha raccontato: “Mi hanno ospitato in casa loro per un anno”. Quando ha saputo della morte delle donne ha pensato: “Alla fine è successo”. È stata una delle ultime persone a vederle in vita.
Il rito di Halloween
“Volevo bene a Luana, almeno finché era in sé”: Roberto spiega che la 54enne aveva iniziato a perdere il senno dopo un rito di evocazione dei morti che avevano fatto insieme la notte di Halloween: “Abbiamo aperto un passaggio col mondo dei defunti”, racconta, ma da quel giorno Luana è cambiata: “Non mangiava, distorceva le ossa, batteva i denti con furia“. Per questo, secondo la sua versione, lui e ed il suo vecchio compango se ne sono andati di casa. “Non riusciva più a occuparsi da sola della madre, stava male”. www.romatoday.it