di Daniele dell’Orco – La piovra ultraprogressista fatta di organizzazioni no-profit, fondazioni private e partiti politici di sinistra sparsi in tutto il mondo e capitanata dal magnate George Soros è stata alimentata dal 2000 a oggi con finanziamenti per quasi 21 miliardi di dollari, come riportato da un recente report del Capital Research Center. Solo nel 2021, le organizzazioni di Soros hanno versato 2,7 miliardi di dollari alla galassia di sinistra racchiusa nell’Open Society Network. Gran parte di questi fondi sarebbero stati incassati peraltro da gruppi cosiddetti “dark money”, che cioè per via delle loro caratteristiche fiscali li rendono irrintracciabili. Il principale braccio della rete di Soros è stato l’«Open Society Policy Center», che ha erogato quasi 577 milioni di dollari in sovvenzioni nel solo 2021.
L’architettura di Soros è tenuta in piedi da una società chiamata Arabella Advisors (pagata 36 milioni in un anno), una società di consulenza filantropica che convoglia il «denaro oscuro» a varie organizzazioni non profit e individui che «sostengono l’advocacy politica sui cambiamenti strutturali». Quelli che piacciono al magnate ungherese-americano, s’ intende. Arabella Advisors gestisce cinque organizzazioni non profit che fungono da incubatori per organizzazioni non profit di sinistra. Parte delle risorse sono state certamente investite nel sostegno ai candidati democratici per le elezioni di midterm dello scorso novembre (128 milioni).
Ma oltre alle campagne elettorali i fondi di Soros sono rivolti a progetti di opinion making di sinistra, come quello del gruppo di pressione America Votes, o dal Courier Newsroom (un’agenzia di stampa che accusa «i media e le figure politiche di destra» di «diffondere fake news»), o ancora dalla Color of Change” (un’organizzazione avviata dall’amministrazione Obama che ha lanciato diverse campagne contro le organizzazioni conservatrici).
Il rapporto pubblicato dalla CRC svela solo una piccola parte del tesoro donato da Soros alla sinistra di tutto il mondo, ma di certo alcuni di questi fondi sono finiti anche in Italia, che stando ai tabulati della sola Open Society Foundation beneficia ogni anno del 2,5% del budget totale investito in Europa (che è di 80 milioni). Oltre ai progetti a sostegno dell’accoglienza e dei migranti, Soros ha finanziato le campagne di Più Europa. Subito prima che entrasse in vigore la legge “Spazzacorrotti” versava direttamente al partito oboli per circa 200mila euro. Ora è tutto schermato, ma i soldi arrivano lo stesso sui conti dei singoli candidati. L’ammontare delle cifre è top secret.
www.liberoquotidiano.it