Il cadavere di Gabriel Luiz Dias Da Silva, 27enne di origini brasiliane, viene trovato a Milano nell’appartamento dell’uomo con cui negli ultimi mesi il giovane avrebbe instaurato una relazione, seppur non fissa. Il corpo è steso sul letto con la schiena coperta da un lenzuolo. Il volto è su un sacchetto di plastica appoggiato sul cuscino. Nessun segno evidente di violenza sul corpo. I due si conoscevano dal 2019, ma la frequentazione era diventata sempre più stretta dopo che il pensionato, prima dell’estate, aveva chiuso una lunga storia con il precedente convivente.
È il compagno di Da Silva che chiama i soccorsi
Ed è lui, a fine giornata, a risultare indagato a piede libero per omicidio colposo e omissione di soccorso. Due ipotesi per una morte ancora da chiarire, che le parole del sospettato, a lungo interrogato nel pomeriggio dal pm di turno Simona Ferraiuolo e dai carabinieri della compagnia Porta Monforte e del Nucleo investigativo, non hanno aiutato a ricostruire. Davanti agli investigatori il 71enne ha raccontato quelli che sono stati gli ultimi momenti passati con il 27enne. La serata in casa, con amici, a base di sesso e droghe e la notte in camere separate. A detta del pensionato non sarebbe entrato nella stanza del brasiliano sino all’indomani, quando scopre il cadavere e chiama i soccorsi.
Per capire cosa sia davvero accaduto e chiarire se sia stato un malore, un incidente durante un gioco erotico o un omicidio saranno decisivi gli esiti degli esami tecnici disposti sul materiale sequestrato nell’alloggio (a partire dai cellulari e dal computer portatile), i risultati dei test tossicologici, che dovranno verificare quali sostanze tra droghe e farmaci abbia assunto il 27enne brasiliano nelle ore precedenti, e soprattutto l’autopsia.
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