Diserzione di massa dei leader politici dal forum di Davos. Niente Joe Biden e niente Xi Jinping. Ma nemmeno niente Emmanuel Macron e niente Justin Trudeau, due volti ormai tradizione del World Economic Forum di Davos, che quest’anno viene invece disertato da molti, moltissimi leader. Ne scrive oggi il Corriere della Sera, che spiega come “l’unico ad esserci fra i leader del G7 sarà il cancelliere Olaf Scholz, perché la Germania ha bisogno di rilanciare la propria vocazione produttiva dopo lo choc russo”.
“Ma Emmanuel Macron non si farà vedere e permetterà a pochi fra i ministri francesi di esserci”, prosegue il Corriere della Sera. “Rishi Sunak si tiene lontano, al riparo dalla tradizione molto blairiana per cui il premier di Londra non si perde mai una sola ora di Davos (Tony Blair in persona, uomo di un’altra era, sì che ci sarà invece)”. E ancora: “Tutto sommato di basso profilo anche le delegazioni americana, cinese e giapponese, mentre persino una star davosiana come il leader canadese Justin Trudeau non si farà vedere. L’Italia poi batte tutti i record di assenza, perché né la premier Giorgia Meloni né nessun ministro economico presenzieranno ai tavoli (riservati) che comunque contano e servono ancora specie a chi è in deficit di reputazione”.
Secondo il Corriere della Sera, “ci sarà infatti chi ha più bisogno di visibilità internazionale, venendo da Paesi con meno peso specifico: la leader finlandese Sanna Marin, il greco Kyriakos Mitsotakis. Ma soprattutto, sempre di più, ci saranno per intero le classi dirigenti delle satrapie euroasiatiche e mediorientali in cerca di legittimazione globale. Quest’anno spiccano gli Emirati Arabi Uniti”. affaritaliani.it