“Vietare il sesso ai detenuti potrebbe colpire i diritti costituzionali”

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Un detenuto fa ricorso per poter fare sesso in carcere. Il caso finisce alla Consulta. Il ricorso di un detenuto del carcere di Spoleto potrebbe cambiare per sempre un elemento importante della detenzione in Italia. Il giudice di sorveglianza della cittadina umbra ha posto un importante quesito alla Consulta, riportato da La Stampa: “Vietare ai detenuti di fare sesso con i loro partner potrebbe colpire i diritti costituzionali. E siamo sicuri che costringerli a una vita asessuata favorisca la loro crescita personale, la maturità della persona, la rete di relazioni familiari che dovrebbe accoglierli all’uscita dal carcere?

Come ricorda La Stampa, “qualche sperimentazione c’è stata, aggirando i regolamenti. Ma il problema è che la legge non lo consente. Anzi lo vieta, perché il regolamento carcerario impone che i colloqui del detenuto con il o la partner, anche se concesso in sale separate dalla grande sala dei parlatori, dev’essere sempre sottoposto alla vigilanza degli agenti”. (affaritaliani.it)