“L’alta trasmissibilità della sottovariante XBB.1.5”, oramai nota come ‘Kraken’, ci impone di essere prudenti ma soprattutto di alzare le difese immunitarie che rispetto alla massiccia campagna vaccinale del 2021, lo scorso anno non sono state rafforzate bene. Gran parte della popolazione ha fatto l’ultima dose anti-Covid molti mesi fa e far passare un anno tra un richiamo e l’altro è troppo alla luce proprio dell’alta contagiosità di queste nuove varianti Omicron. Un suggerimento che darei anche alla fascia 40-50enni che magari non ha fatto ancora la quarta dose”. Lo spiega all’Adnkronos Salute Mauro Pistello, direttore dell’Unità di virologia dell’azienda ospedaliera universitaria di Pisa, vicepresidente della Società italiana di microbiologia e tra i fondatori della rete di sequenziamento dell’Istituto superiore di sanità (Iss).
“Stiamo finalizzando la fotografia completa delle varianti e sottovarianti Omicron che stanno circolando in Italia, un lavoro in collaborazione con altri 50 centri di riferimento che, come noi, stanno sequenziando sui casi Covid analizzati tra il 9-10 gennaio. La relazione sarà poi inviata il 19 all’Iss per la survey nazionale, saranno dati importanti perché capiremo se XBB.1.5 sta crescendo anche in Italia e come lo sta facendo. Avremo una prima stima del suo impatto nel Paese”, aggiunge.
“Qualsiasi sia la variante che al momento sta dominando dobbiamo tutti elevare il livello di protezione con la quarta dose”. Nell’ultima survey dell’Iss, realizzata sui dati del 13 dicembre, la variante Omicron aveva una prevalenza stimata al 100%, con la sottovariante BA.5 largamente predominante. “XBB, (ricombinante dei sotto-lignaggi omicron BJ.1 w BM.1.1.1) – evidenzia l’analisi – è stata identificata in 36 sequenze”. I ricombinanti Omicron-Omcron avevano una prevalenza stimata del 3%, (con range tra 0-10,6%). ADNKRONOS