Roma, 14 gen. (Adnkronos) – “L’elezione di Michele Bulgarelli a nuovo segretario della Cgil di Bologna è stata accolta dalle note dell’inno dell’Urss. È una vergogna. Riteniamo a questo punto doveroso che il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini, presente all’evento senza prendere le distanze dall’episodio, si dimetta immediatamente. Non è tollerabile, infatti, che la più grande organizzazione sindacale italiane abbia simpatie per il sanguinario totalitarismo comunista”. Lo afferma Alberto Balboni, senatore di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Affari costituzionali del Senato.
“Landini si scusi e condanni pubblicamente quanto avvenuto ieri a Bologna al Circolo Arci San Lazzaro di Savena: l’elezione del segretario locale della Cgil è stata salutata con l’inno dell’Urss. È un’offesa alle tante vittime del popolo ucraino che combattono per la libertà. E Landini, che era presente all’evento, ne prenda immediatamente le distanze”. Lo chiede il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti.
Lucio Malan – “Landini chiarisca o si dimetta. È inaccettabile che l’elezione del nuovo segretario della Cgil di Bologna, alla presenza dello stesso Landini, sia salutata dalle note dell’inno sovietico. Sempre che l’intento non fosse quello di celebrare la Russia di oggi visto che nel 2000 Vladimir Putin lo reintrodusse -cambiando in parte il testo- come inno della Federazione Russa, sostituendo il Canto Patriottico di epoca zarista, inno nazionale dal 1991”. Lo afferma Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato.”Si tratta -denuncia- di un episodio incredibile. Come si può celebrare una dittatura responsabile di milioni di morti, tra i quali milioni di ucraini sterminati per fame nel Holodomor negli anni ‘30, del tutto incompatibile con i valori della nostra Repubblica? Ci attendiamo perciò un immediato chiarimento da parte della Cgil, ed a nessuno venga in mente di parlare di goliardi”.