Si è spento improvvisamente il Tenente Colonnello Fabio Pasquariello, al Comando Provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta. Si trovava in un ristorante della città siciliana quando è stato colto da un infarto. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari. In quel momento, nel locale, c’erano anche due medici che hanno tentato una rianimazione prima dell’arrivo dei sanitari. Purtroppo inutile.
57 anni, trevigiano di nascita e figlio di carabiniere, Pasquariello aveva intrapreso da giovanissimo la strada del Servizio allo Stato e alla comunità. Nominato vicebrigadiere, è stato destinato in Friuli, prima a Lignano e poi a Feletto Umberto, dove da maresciallo è diventato Comandante.
Dotato di una grande acume investigativo si è subito messo in luce, portando a termine diverse indagini dirette a scardinare la criminalità. Diventato ufficiale, dopo una breve parentesi nell’Isontino, per la sua straordinaria capacità investigativa gli era stato affidato il Comando del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Udine. Sotto la sua direzione, sempre molto incisiva ed efficace, si sono scritti i principali fatti di cronaca nera degli ultimi anni. Aveva scoperto e assicurato alla giustizia gli autori di efferati omicidi, come quello di Lignano e dell’Ippovia.
Innumerevoli le attività investigative a contrasto del traffico di stupefacenti e sulle rapine ai bancomat. Nel 2013, dopo otto anni trascorsi a Udine, con il grado di capitano era stato trasferito a Trieste alla guida del Nucleo Investigativo. Quindi, il Tenente Colonnello Fabio Pasquariello aveva deciso d’iniziare una nuova esperienza, trasferendosi al Nucleo Investigativo di Caltanissetta, dove il suo genio investigativo si è cimentato contro la criminalità organizzata.
Poche settimane fa, a Udine, era stato nominato Cavaliere della Repubblica Italiana, ricevendo dal Prefetto Massimo Marchesiello l’alta onorificienza assegnata dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. Ieri l’improvviso epilogo di una vita dedicata al Servizio. […]
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