(da www.lasiciliaweb.it) – CALTANISSETTA – Chiedono giustizia i parenti di Antonella Geraldi, la nissena di 53 anni che ieri pomeriggio è morta durante un intervento chirurgico all’addome all’ospedale Sant’Elia. I familiari della donna, che lascia il marito e due figli, ieri sera hanno presentato formale denuncia ai carabinieri. Questo quanto ricostruito dai parenti: il 5 gennaio la Geraldi, che stava male da diverse ore, in piena notte, in preda a un forte dolore addominale, ha chiesto al marito di accompagnarla in ospedale. Arrivata in pronto soccorso poco dopo le 3 di notte, è stata visitata, sottoposta a terapia e a tutti gli esami del caso per capire la causa del dolore addominale.
Visto il quadro clinico e i risultati degli esami è stata effettuata una prima tac in mattinata dalla quale sarebbe emersa un’occlusione intestinale. I medici del pronto soccorso, che si sono subito accorti dell’importanza del caso hanno chiesto la consulenza chirurgica per il ricovero immediato. Poco dopo le 15 la paziente è stata ricoverata nel reparto di chirurgia. Alla paziente sarebbe stato detto che nel pomeriggio sarebbe stata già sottoposta a intervento ma così non è stato. I chirurghi, infatti, sempre secondo quanto ricostruito dai parenti, avrebbero rinviato l’operazione al giorno successivo di pomeriggio.
Il 6 gennaio in mattinata è stata eseguita una nuova tac e nel pomeriggio Antonella Geraldi è stata sottoposta a intervento. Ma la donna è morta mentre si trovava sul tavolo operatorio e i medici in sala non hanno potuto fare nulla per salvarla. Adesso i familiari della donna vogliono capire perché si è tardato così tanto ad eseguire l’intervento. Quando ieri sera i medici hanno comunicato il decesso ai familiari, avvenuto presumibilmente per un infarto intestinale, si sono verificati momenti di tensione e sono intervenuti i carabinieri. In serata è stata poi formalizzata la denuncia. Questa mattina sono state sequestrate le cartelle cliniche e, probabilmente, entro qualche ora sarà disposto il sequestro della salma.