di Giovanni Fiorentino – www.ilgiornale.it – Ha scritto al procuratore del tribunale di Massa, denunciando alcune morti a suo dire sospette che sarebbero avvenute all’interno dell’ospedale locale negli scorsi anni e sollecitando un intervento volto a fare chiarezza. Ma per tutta risposta, l’azienda sanitaria ha deciso di querelarlo: la storia sembra quindi destinata ad approdare nelle aule giudiziarie. Protagonista della vicenda risalente ai giorni scorsi è Stefano Benedetti, esponente toscano di Forza Italia e presidente del consiglio comunale di Massa. Stando a quanto riportato dalla stampa locale, nel mirino di Benedetti sarebbero finiti almeno 80 decessi avvenuti negli ultimi anni a seguito di ricoveri nel nosocomio massese. Nella lettera alla procura, avrebbe fatto notare come i pazienti in questione avessero contratto durante la degenza sanitaria i batteri costridium difficile e klebsiella, tipi di batteri che possono causare diverse infezioni tra cui la polmonite.
E che nei malati gravi, con basse difese immunitarie e con patologie gravi e talvolta negli anziani, possono portare fino alla morte. Un’azione che avrebbe deciso di intraprendere a seguito delle varie segnalazioni pervenutegli da più nuclei familiari: sempre sulla base di quanto dichiarato, sempre più persone gli avrebbero segnalato la scomparsa dei propri cari, deceduti a causa di una patologia differente da quella per la quale erano stati ricoverati. Colpa, a loro avviso, di infezioni intestinali successivamente contratte. Il forzista avrebbe quindi chiesto di nuovo l’apertura di un’indagine (dopo quella avviata qualche anno fa ed approdata ad un nulla di fatto) con l’obiettivo di spazzare via ogni dubbio in maniera definitiva. Una richiesta che tuttavia Asl non ha affatto gradito, visto che in una nota pubblicata nelle scorse ore ha sostanzialmente negato quelle che considera alla stregua di accuse diffamatorie e non veritiere. E la dirigenza, nel dirsi pronta ad adire la vie legali, ha ricordato di aver già querelato Benedetti per diffamazione.
“Asl ha risposto che mi denuncerà per l’ennesima volta. Ma é mai possibile che anziché fare chiarezza per tutte le morti che avvengono nell’ ospedale, perdano tempo per denunciarmi? Facciano pure, la strategia dell’ intimidazione non mi appartiene e la respingo al mittente – ha commentato Benedetti, in un post sulla sua pagina Facebook – se posso dare un contributo alla causa e un aiuto a tutte le famiglie che hanno perso i loro cari, lo faccio e lo farò sempre a prescindere. Non ho mai messo in discussione la professionalità dei dipendenti e a chi scrive che dovrei presentare una denuncia, rispondo che l’ho già fatto in modo molto dettagliato presentando un esposto alla Procura della Repubblica di Massa. Mi auguro che il direttore dell’ospedale si attivi concretamente per accertare la reale situazione”.