Zelensky, formula ucraina per la pace: ripristino dell’ordine mondiale

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Roma, 27 dic. (askanews) – Sono dieci le condizioni previste dalla “formula ucraina per la pace” lanciata il mese scorso dal presidente Volodymyr Zelensky al G20 di Bali e discussa oggi con il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni. Dieci punti a cui dedicare un “summit mondiale per la pace”, come evocato da Zelensky due settimane fa con i leader del G7 e che, stando a quanto precisato ieri dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, Kiev vorrebbe tenere entro la fine di febbraio e preferibilmente alle Nazioni Unite.

La prima condizione della formula ucraina riguarda la “sicurezza nucleare”, a fronte dell’occupazione russa della centrale di Zaporizhzia e dei negoziati avviati con le due parti dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) per creare una zona di sicurezza intorno all’impianto e scongiurare attacchi alle altre centrali del Paese.

Ripristino dell’ordine mondiale

Il secondo punto riguarda la “sicurezza alimentare”, mentre il terzo la “sicurezza energetica”. Al quarto punto Kiev chiede “il rilascio di tutti i prigionieri e i deportati”; quindi, al quinto, “l’attuazione della Carta delle Nazioni Unite e il ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina e dell’ordine mondiale”.

Il sesto punto prevede “il ritiro delle truppe russe e la cessazione delle ostilità”, il settimo “il ripristino della giustizia attraverso tribunali di guerra e risarcimenti”.

L’ottava condizione prevede “il contrasto dell’ecocidio”, il nono “le condizioni di sicurezza per l’Ucraina”, e infine, il deciso “la conferma della fine della guerra”.

Nel suo intervento al Congresso americano, la scorsa settimana, Zelensky ha sottolineato che si tratta di 10 punti da implememtare “per la nostra sicurezza comune, garantita per i decenni a venire” e che la formula ucraina ha ottenuto il sostegno del presidente Joe Biden.