Sul futuro del reddito di cittadinanza interviene il leghista Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro e politiche sociali. “L’offerta congrua che abbiamo in mente prevede che qualsiasi persona, anche laureata, se gli offrono un posto per andare a fare anche il cameriere, casomai vicino casa, è giusto che la accetti, perché se uno prende dei soldi pubblici non credo che possa essere schizzinoso sull’offerta di lavoro”, afferma. E annuncia entro gennaio un dl in cui si considererà anche il criterio della territorialità. Giorgia Meloni chiarisce: “Lo Stato non può pagare chi aspetta il lavoro dei sogni”.
Meloni: “Lavori dignitosi ci sono e si trovano”
Il premier spiega, intervenendo alla registrazione di “Porta a porta”: “Lavori dignitosi ci sono e si trovano. Si vorrebbe creare un mondo perfetto dove tutti trovano il lavoro dei loro sogni, ma se ti rifiuti di fare un lavoro dignitoso perché accetti solo il lavoro dei tuoi sogni non puoi pretendere che ti mantenga lo Stato con le tasse pagate da chi ha accettato un lavoro che spesso non era quello dei sogni”.
“Anch’io ho fatto la cameriera”
Poi racconta: “E’ capitato anche a me: sono uscita da scuola con il massimo dei voti. Volevo fare l’interprete ma ho fatto anche la cameriera”.
“Il criterio della territorialità resta, – continua Durigon sulla modifica della misura. – Il governo punta a ‘portare a casa’ nella seconda metà di gennaio un decreto che toccherà il reddito di cittadinanza”.
Durigon: “Il laureato faccia anche il cameriere, a gennaio dl” – “Se l’offerta è comunque sia nei limiti temporali, che vicino casa, il percettore dovrà accettare qualsiasi tipologia di offerta di lavoro, questo sarà sicuramente un tema che entrerà sicuramente nel nostro decreto. Dopodiché tante cose entreranno, dalla formazione al matching per poter dare ai percettori delle risposte ed una funzionalità diversa”, ha spiegato Durigon a 24 Mattino su Radio 24. tgcom24.mediaset.it