Il consiglio dei ministri ha approvato un Dpcm che sostituisce il precedente con lo scopo di velocizzare le procedure cessione di Ita Airways. Sono confermati i soggetti che hanno partecipato alla precedente procedura e contestualmente viene meno il vincolo per il Tesoro a non cedere la maggioranza. Assume importanza rilevante, ai fini della vendita – si spiega in ambienti di governo – il piano industriale del candidato acquirente della compagnia aerea.
Lo scopo del Dpcm (che ora passa all’esame della Corte dei conti) è accelerare le procedure di vendita nel migliore interesse della compagnia e dei suoi dipendenti. Tra le ipotesi ci sarebbe un aumento di capitale riservato al futuro partner industriale di Ita. Al momento Lufthansa appare come la favorita per acquisire una quota di minoranza nella newco.
“Cerchiamo un partner industriale per farla funzionare” avrebbe detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nel corso del Cdm a proposito del dossier della vendita di Ita.
“Per la prima volta, negli ultimi venti anni nel budget della compagnia di bandiera italiana, i ricavi superano i costi”. Lo ha annunciato l’a.d. di Ita Airways Fabio Lazzerini, precisando che c’è stata “molta attenzione ai costi”. Ad esempio, “l’aumento di carburante, del 107%, ha impattato solo per il 55/60% dei conti, il resto è stato compensato da maggiori ricavi e dal risparmio dei costi”. “Siamo una startup nata nell’ottobre 2021, poco dopo c’è stato Omicron, poi guerra, poi il caro carburante. Eppure, nonostante questo, la compagnia sta avendo performance decisamente superiori alle aspettative”, ha spiegato.
Il bacino ex Alitalia “è nostro riferimento e non solo perché abbiamo la consapevolezza che ci sono persone in cassa integrazione con professionalità ottime per le nostre esigenze e per la consapevolezza che la cassa integrazione è pagata dallo Stato. Faremo di tutto perché ci sia un accesso al bacino”, ha sssicurato Lazzerini in merito a nuove assunzioni nella compagnia. Difficile far stime “tra pensionamenti e chi ha vorrà venire, non sempre c’è corrispondenza tra ciò che offriamo e le esigenze delle persone. Abbiamo fatto due incontri, a Roma e a Milano, per avere un portafoglio di profili se il bacino non fosse sufficiente”.
“Confermo che stiamo lavorando molto con Lufthansa, in maniera molto collaborativa, stiamo condividendo informazioni. Quanta quota e in che modalità lo deciderà però il ministero dell’Economia e delle Finanze”, ha dichiarato Lo ha detto l’ad di Ita Airways, Fabio Lazzerini, rispondendo a una domanda sull’ipotesi che Lufthansa voglia entrare in Ita con una quota tra il 40 e il 49%, a margine della presentazione del velivolo con la nuova livrea “Io sono Friuli Venezia Giulia”. Sulla vendita della compagnia, Lazzerini ha rimandato al ministero delle Finanze, “noi gestiamo la compagnia”. “Mi rendo conto che do’sempre la stessa risposta”, ha aggiunto. ANSA