“125mila euro per traghettare 27 migranti”, nel mirino dei Pm anche Luca Casarini

casarini mare Jonio

Proseguono le indagini sulla Mediterranea Saving Humans. Ai loro attivisti, infatti, il gip di Ragusa ha sequestrato 125 mila euro. La somma sarebbe arrivata dai danesi di Maersk Etienne per il trasbordo di 27 migranti sulla nave Mare Ionio. Nel mirino dei pm ben 8 attivisti tra cui spunta il nome di Luca Casarini. Questi, con lui l’armatore Alessandro Merz e il capo missione Beppe Caccia, sono tutti indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

I giudici contestano ai tre un fitto scambio di messaggi con i danesi prima di raggiungere l’accordo: la Mare Ionio (11 settembre) salpa da Licata verso Lampedusa per poi virare verso la Maersk. Il 20 ottobre 2020, la Maersk bonifica 125 mila euro sul conto della Idra Social Shipping Srl, armatrice della nave. Secondo l’accusa, i dialoghi proverebbero la presunta trattativa. “Domani a quest’ora potremmo essere con lo champagne in mano a festeggiare perché arriva la risposta dei danesi”, spiega Casarini a Merz. E ancora: “Mi sa che abbiamo fatto il botto”.

La vicenda che coinvolgeva Casarini era già nota, ma la novità – il sequestro dei soldi – fa pensare che la situazione per gli attivisti si stia aggravando. E a nulla servono le giustificazioni: “Macchina del fango, le accuse si scioglieranno come neve al sole”, aveva già tuonato la Mediterranea Saving Humans dopo le accuse mentre Casarini se la prende con l’attuale governo: “Piantedosi sta proponendo o tentando di imporre la violazione di convenzioni internazionali e la commissione di gravi crimini contro l’umanità. Il neo ministro dovrebbe stare attento e studiare un po’ meglio le convenzioni internazionali. Soprattutto quelle che riguardano la sicurezza in mare, la Convenzione di Amburgo e la Convenzione di Ginevra sui rifugiati e i richiedenti asilo”. liberoquotidiano.it