I soccorritori dovranno chiedere immediatamente a bordo, ai migranti che sono stati messi in salvo prelevati, la manifestazione di interesse sull’eventuale domanda di protezione internazionale, affinché sia il Paese di bandiera della nave a farsi carico dell’accoglimento del migrante dopo lo sbarco.
E’ quanto risulta – da fonti vicine al dossier – in merito al codice di condotta per le ong, che sarà contenuto in un decreto previsto nelle prossime settimane.
LEGGI ANCHE
► Migranti, comandante italiano contattato da una Ong: “Volevano pagarmi su un conto alle Seychelles. Dietro alle Ong c’è un mondo pazzesco”
► Boldrini: “le Ong sono il braccio operativo dell’ONU”
► Nessuna “ricerca e soccorso”, le carte segrete: le Ong sanno già dove andare a prelevare i migranti
► “Vi spiego gli accordi tra Ong e scafisti”, i racconti dei migranti.
Nessuna ricerca in mare, nessun “salvataggio”, tutto programmato
Inoltre, secondo un’altra norma del codice, nel caso di intervento in area Sar, i soccorritori dovranno chiedere immediatamente un porto di sbarco, verso il quale la nave sarà tenuta a dirigersi immediatamente dopo il salvataggio, senza restare giorni in mare in attesa di altri possibili soccorsi.
Intanto oggi le autorità italiane hanno autorizzato lo sbarco di 63 migranti a bordo della nave Sea Eye 4 nel porto di Livorno. E’ quanto si apprende da fonti qualificate. ANSA