PIER ANTONIO PANZERI Abderrahim Atmoun
Estratto dell’articolo di Valeria Di Corrado per “il Messaggero” – «Sono stato rapito, torturato e tenuto in un carcere segreto dell’intelligence marocchina. A un certo punto mi hanno anche offerto dei soldi per lavorare con loro dall’Italia. Io ho rifiutato e allora mi hanno lasciato 7 mesi in una prigione sotto terra. […]».
L’inchiesta della Procura federale belga, che sta smascherando la rete di corruzione diffusa all’interno e all’esterno del Parlamento europeo, non stupisce affatto Mohamed Dihani, soprattutto quando si parla della capacità di infiltrazione degli 007 di Rabat. L’attivista sahrawi e difensore dei diritti umani, il 22 luglio scorso, […] è riuscito ad entrare sul territorio italiano per poter chiedere la protezione internazionale.
«[…] Nel 2012 gli 007 marocchini giravano per le carceri dove c’erano i presunti terroristi e proponevano di liberarli subito a patto di andare in Siria. […]».
[…] Quanto sono potenti gli 007 di Rabat?
«Il Marocco è ovunque, noi Sarhawi lo chiamiamo il polpo serpente. Il direttore dei servizi segreti marocchini è venuto in Italia più di una volta per parlare di sospetti terroristi, ma so che in ballo c’era di più. Io l’ho denunciato anche dalla prigionia e avevo chiesto all’Italia di controllare tutti i viaggi sospetti fatte dal 2010 al 2016 in Marocco da parlamentari italiani, eurodeputati italiani, associazioni e istituti di ricerca che si rifiutavano di ascoltare le voci sarhawi, trasmettendo solo quelle filo-governative. Ufficialmente venivano per motivi di turismo, ma erano viaggi spesati.
Lo spyware Pegasus è stato usato come braccio armato degli 007 marocchini per ricattare l’Europa e il resto del mondo. Hanno spiato per tre anni giornalisti, politici algerini e francesi: uno dei cellulari del presidente Emmanuel Macron appare nell’elenco dei 50.000 numeri di telefono che sono stati presi di mira da questo software spia. Nel 2019 è stato pubblicato un primo documento dalla Commissione europea, e quest’ anno un secondo, che invita tutti i politici a prestare attenzione, denunciando il fatto che ci sono più di 500 agenti segreti marocchini infiltrati nelle istituzioni dell’Ue. Gli eurodeputati vengono controllati a loro insaputa dagli 007».
Anche i migranti vengono usati come arma di ricatto?
«Sì, certo. Se per esempio il ministro degli Esteri spagnolo dice di voler sostenere la causa del popolo sahrawi, il Marocco apre le frontiere in massa e i migranti si riversano sulle coste spagnole. C’è un bosco vicino alla città di Nadur dove tengono recluse decine di migliaia di migranti in condizioni terribili, li utilizzano anche nel trasporto della droga in Europa».
Come mai per Rabat è fondamentale avere il controllo del Sahara Occidentale?
«Quella terra è pienissima di risorse ed è la via più sicura tra l’Europa […] per questo è disposto a corrompere tutti. […]».
via Dagospia.com