Pronto soccorso? Mamma con bimbo nel garage delle ambulanze in attesa del tampone

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Nella sala d’aspetto del pronto soccorso non c’è posto. E così una mamma ha fatto quello che poteva: ha preso il figlio in braccio, l’ha coperto con quello che aveva e si è seduta nel “garage” dove si fermano le ambulanze. In attesa, al freddo, di un aiuto. È successo all’ospedale Santa Maria Regina degli Angeli ad Adria, in provincia di Rovigo. La foto denuncia, che ritrae la donna con il suo piccolo in braccio avvolto in una coperta, ha subito fatto il giro del web.

Come racconta Il Gazzettino, il “garage” delle ambulanze è stato trasformato in una sala d’attesa per l’esecuzione dei tamponi anti Covid. A riscaldare solo un generatore di calore. «Non è nel mio carattere lamentarmi ed esporre certi problemi sui social – ha denunciato il marito della donna, Alessio Marangon, postando la foto-denuncia su Facebook –, ma questa non potevo non pubblicarla. Questa è l’accettazione del pronto soccorso di Adria».

«Ma dove stiamo andando a finire?», si interroga un utente nei commenti al post. La vicenda, purtroppo, per i cittadini non è una novità. «Successo anche a noi purtroppo, sia con mio figlio piccolo e sia da sola… – scrive un altro utente -. Addirittura una volta ci hanno fatto il tampone sulla porta senza neanche farci entrare». Un altro aggiunge: «Il pronto soccorso di Rovigo è peggio».

Una situazione a cui l’amministrazione comunale risponde annunciando di aver «avuto assicurazione dal direttore di Ulss5 Patrizia Simionato che l’organizzazione dell’accettazione del pronto di soccorso di Adria verrà prontamente risolta per dare la giusta accoglienza alle persone che necessitano», ha comunicato il sindaco Omar Barbierato.
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