Sul caso del caccia Eurofighter precipitato martedì sera nei pressi dell’aeroporto di Trapani Birgi, gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire le cause. Diverse le ipotesi al vaglio in queste ore: da un’esplosione in volo al fenomeno del wind share, il vento improvviso che può schiacciare verso il suolo un velivolo in atterraggio, fino a un malore del pilota, Fabio Antonio Altruda. Il 33enne originario di Caserta, i cui resti sono stati trovati nella notte a poca distanza dal velivolo, potrebbe anche essere rimasto ai comandi del suo caccia fino all’ultimo per evitare l’impatto in zone abitate.
L’inchiesta – Nel frattempo l’Aeronautica militare ha annunciato l’avvio di un’inchiesta di sicurezza del volo in merito all’episodio del caccia Eurofighter del 37esimo Stormo di Trapani precipitato. Un’inchiesta, intanto, è stata aperta anche dalla Procura di Trapani.
Nessun allarme – Altruda volava, armato, in coppia con un altro aereo che lo precedeva e che è rientrato regolarmente alla base proprio negli istanti in cui dalla torre di controllo venivano persi i contatti con l’ufficiale pilota. Secondo le prime notizie dall’aereo non sarebbe arrivato nessun allarme, neanche il segnale automatico di espulsione del sedile eiettabile che fa entrare automaticamente in funzione il Gps.
Il video della telecamera di sorveglianza – Una telecamera di sorveglianza di un’abitazione della zona ha ripreso lo schianto dell’Eurofighter. Nelle immagini si vede chiaramente il bagliore dell’esplosione in aria del caccia, che volava insieme a un altro velivolo.
Fonti: solo scatola nera chiarirà la dinamica dell’incidente – Si lavorerà nelle prossime ore al recupero della scatola nera del caccia Eurofighter precipitato. L’area è stata sequestrata e in attesa del recupero della scatola nera – che sarà utile per i rilievi della Procura e quelli dell’inchiesta interna dell’Aeronautica – non è ancora possibile stabilire l’esatta dinamica di quanto accaduto, spiegano fonti militari. tgcom24.mediaset.it