Roma, 19 licei occupati “contro il governo Meloni”

Roma liceo occupato

Sono diventati 19 i licei di Roma che hanno occupato o sono in fase di occupazione in questi giorni. Ad aggiungersi alla lista, tra il periodo del ponte dell’Immacolata e l’inizio della settimana, sono stati Cavour, Morgagni, Vigilio e Socrate.
Continua la protesta delle studentesse e degli studenti romani, iniziata a ottobre prima della formazione del nuovo governo guidato da Giorgia Meloni. Quasi tutti i licei storici della città hanno occupato: Tasso, Righi, Mamiani, Visconti ma anche il Manara e l’Avogadro. Si è aggiunto il Virgilio di via Giulia, che ha iniziato l’occupazione il 7 avendo come ospiti il giornalista Marco Damilano, gli attivisti ecologisti di “Fridays”, “Extinction Rebellion” e i discussi militanti di “Ultima Generazione”, ormai famosi per i ripetuti blocchi del traffico sul Raccordo Anulare. Ospite anche Valerio Mastandrea.

Al Manara i genitori firmano per ripristinare le gite di fine anno

La mattina di martedì 13 dicembre hanno occupato anche il Morgagni di via Fonteiana, zona Monteverde e il Socrate a Garbatella, dove le studentesse e gli studenti al momento in cui si scrive sono ancora in assemblea. “La crisi economica, di cui già risentiamo, è l’inevitabile conseguenza di un sistema che tende ad ampliare sempre più il divario tra classe popolare e dominante – si legge nella nota del collettivo del Morgagni che rivendica l’occupazione -. Il nuovo governo non sembra voler invertire la direzione, continuerà la linea economica preesistente rendendola ancora più iniqua. Le conseguenze di tutto ciò le viviamo quotidianamente sulla nostra pelle a causa delle assurde politiche scolastiche: viviamo una scuola sempre più improntata sulla performance, sempre più aziendalizzata, sempre meno sicura e accessibile, sempre più classista, sempre meno coinvolgente e partecipata”.

Dal Cavour, liceo scientifico in via delle Carine a Monti, si protesta contro “una scuola pubblica che dovrebbe fungere da ascensore sociale – si legge nella nota – ed è invece tristemente specchio di una società dove chi ha più accesso all’istruzione emerge, mentre chi ne ha di meno viene svalutato e finisce per abbandonare scuola”.
www.romatoday.it