(www.ilgiornale.it) – Di argomentazioni contro l’uso del contante ne abbiamo sentite diverse. Perlopiù di natura politica e pregiudiziale, provenienti in particolare da sinistra. Nelle scorse ore, però, la virologa Ilaria Capua si è espressa sull’argomento con una teoria che ci ha spiazzati, per quanto differente dalle altre. La divulgatrice ed ex deputata di Scelta Civica, infatti, è ricorsa a un ragionamento di ben altro tenore, legato alla propria area di competenza professionale. Così, intervenendo su La7, ha sconsigliato l’uso del contante spiegando che i soldi sono “sporchi”. Nel senso letterale del termine.
“I soldi sono sporchi”
Sinora a parlare di “soldi sporchi” erano stati solamente quanti – non senza qualche preconcetto – collegavano l’utilizzo del denaro contante alla possibilità di evasione fiscale. E con quell’idea criticavano chi legittimamente preferisce pagare con moneta sonante. Nel talk show Tagadà, invece, Ilaria Capua ha spostato l’attenzione su argomentazioni di natura scientifica. “Le nostre mani sono in contatto con un sacco di cose. Sono sporche e quindi, quando torniamo a casa, ci laviamo le mani. I soldi pure sono sporchi. Hanno fatto degli studi nelle strutture che contano i soldi e hanno visto che si solleva un pulviscolo di patogeni che può essere pericoloso“, ha affermato la virologa.
Così, dialogando con i conduttori, l’esperta di virus è arrivata a concludere il proprio ragionamento. “In un momento nel quale c’è una situazione sanitaria che va tenuta sotto controllo, i soldi sono sporchi perché passano di mano, cascano per terra… Allora perché in questo momento non usare la plastica?”, ha detto la professoressa, auspicando quindi l’utilizzo del pos e della moneta elettronica. Una teoria curiosa, rispetto alla quale non intendiamo però addentrarci: la materia virologica infatti non è di nostra competenza. Ad affrontarla è giusto che siano gli esperti.
Le ragioni della scienza e quelle della politica
Facciamo però notare che – come ci ha insegnato proprio la pandemia – le rispettabili ragioni della scienza dovrebbero sempre trovare un bilanciamento con quelle della politica, nonché con il pragmatismo del vivere quotidiano. Al riguardo, di recente è stata proprio l’Unione Europea ad andare incontro a quanti ancora scelgono di usare il contante, prevedendo un limite massimo di 10mila euro per i pagamenti in quella forma. Così, sul fronte politico, il Consiglio Ue ha di fatto smentito le istanze della sinistra nostrana e assecondato la linea intrapresa dal governo nella proposta della manovra economica.