In questa intervista di Armando Manocchia, direttore di ImolaOggi.it, con l’Avv. Fulvio Di Blasi, già professore di filosofia, bioetica e teoria del diritto, si è parlato soprattutto della recente decisione della Corte costituzionale sui farmaci messi in commercio per contrastare la malattia del COVID-19, farmaci che vengono erroneamente chiamati “vaccini” ma che sono in realtà terapie geniche sperimentali.
Si è discusso del carattere ormai marcatamente politico e non giuridico della Corte, che non tutela i cittadini e la Costituzione, ma l’assetto politico di cui è espressione e che ha nel Presidente della Repubblica e nella maggioranza parlamentare i suoi punti di riferimento essenziali. Questo ruolo politico della Corte determina ormai una crisi sistemica, dall’esito incerto, dell’ordine democratico costituzionale.
Le attuali istituzioni incarnano un modello giusfilosofico detto “del bandito”, in cui la differenza tra un criminale e l’autorità sta solo nel fatto che la seconda è più forte del primo. Ciò offre alle nuove generazioni un modello fortemente diseducativo impostato sulla mancanza di etica, diritto e ideali, dove regnano solo gli interessi personali, il bullismo e la lotta per i soldi e il potere.
Si è parlato anche della linea dell’attuale ministro della salute e dell’etica cattolica. Riguardo alle recenti decisioni del ministro Schillaci sugli antinfluenzali, i cattolici dovrebbero assolutamente conoscere l’insegnamento ufficiale della Chiesa sui cosiddetti “vaccini” anti Covid, cioè che sono immorali in quanto tassello dell’industria abortiva e ammessi solo in via eccezionale in mancanza di altre possibilità terapeutiche. Se questi farmaci vengono inseriti negli antinfluenzali, l’uso di entrambi diventerà gravemente immorale poiché ormai non vi è emergenza e vi sono alternative.