Per Bankitalia “l’introduzione del reddito di cittadinanza ha rappresentato una tappa significativa nell’ammodernamento del welfare del nostro Paese”.
Lo ha affermato il capo del Servizio struttura economica della Banca d’Italia, Fabrizio Balassone, in audizione alla Camera sulla Manovra. “Secondo l’Inps – ha proseguito -, senza reddito di cittadinanza nel 2020 ci sarebbero stati un milione di individui poveri in più. L’attuale assetto della misura non manca di aspetti critici ma con la riforma c’è il rischio di un aumento della povertà”.
Sul contante rischio contrasto Pnrr-lotta all’evasione fiscale
Secondo Balassone, “le disposizioni in materia di pagamenti in contante e l’introduzione di istituti che riducono l’onere tributario per i contribuenti non in regola rischiano di entrare in contrasto con la spinta alla modernizzazione del Paese che anima il Pnrr e con l’esigenza di continuare a ridurre l’evasione fiscale”. Dubbi sollevati anche dalla Corte dei Conti, secondo cui “le norme su contanti e Pos non sono coerenti con il Pnrr”.
Da extraprofitti maggiore copertura, 4 miliardi – In merito alla Manovra, Balassone ha sottolineato che “tra le coperture la principale misura di entrata è l’introduzione di prelievi temporanei sulle imprese del settore energetico (4 miliardi il prossimo anno); dal lato delle spese i maggiori risparmi derivano dalla modifica dei criteri di indicizzazione al costo della vita delle pensioni (3,3 miliardi nel 2023 e circa 6,5 in ciascuno dei due anni successivi, al lordo degli effetti sulle entrate). Tra i provvedimenti che accrescono le spese si segnalano per entità quelli relativi alla sanità, al pubblico impiego e alle pensioni (complessivamente 4,9 miliardi nel 2023)”. tgcom24.mediaset.it