Kiev, 2 dic. (Adnkronos) – Il servizio di sicurezza di Kiev sta conducendo perquisizioni in una decina di chiese e monasteri ortodossi ucraini del Patriarcato di Mosca, “per proteggere la popolazione contro provocazioni e atti terroristici”. Lo rende noto il servizio stampa Sbu, precisando che i suoi dipendenti “stanno mettendo in atto misure di controspionaggio presso strutture ecclesiastiche nelle regioni di Zhytomyr, Rivne e Zakarpattia”.
Fra queste – rende noto il servizio di sicurezza ucraina – sono oggetto di indagini il monastero maschile di San Nicola di Khust, in Transcarpazia; il convento di Sant’Anastasia Stauropygny, l’eremo del convento di Sant’Anastasia Stauropygny, l’eremo dell’icona di Iver della Madre di Dio, l’eremo dell’icona di Chopovychsky Athos della Madre di Dio, nel distretto di Zhytomyr; il convento di Horodotsk, la chiesa di Tutti i Santi di Volyn, la chiesa della Santa Resurrezione e la chiesa della Santa Dormizione nella regione di Rivne.
🔴Il servizio di sicurezza ucraino e la polizia SBU hanno effettuato una serie di raid nei monasteri ortodossi russi alla ricerca di "attività sovversive da parte dei servizi speciali russi", tra cui un monastero di 1.000 anni che è nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO pic.twitter.com/Z5IEYwlccT
— Militans 🇮🇹 Progetto Lepanto ✝️ (@ProgettoLepanto) November 25, 2022