IL CAIRO, 01 DIC – Più di 4.000 infermieri e infermiere egiziani hanno ricevuto una formazione professionale di alto livello grazie a un progetto di cooperazione fra il governo italiano e quello egiziano implementato dall’Università di Sassari in partnership con altri enti e ong tra cui l’Associazione Italiana per la Solidarietà tra i Popoli (Aispo). Il dato è stato sottolineato a una conferenza svoltasi oggi al Cairo per segnare il completamento del progetto triennale “Supporting to the nursing improvement in three governorates in Egypt” finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) e condotto in cinque dei 27 governatorati egiziani: inizialmente a Port Said, Ismailia e Sinai del Sud ma poi, su richiesta del ministero della Salute egiziano, anche in quelli di Luxor e Assuan.
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Partner del progetto, oltre ad Aispo, sono stati anche il Gruppo San Donato – con l’Ospedale San Raffaele e l’Università Vita e Salute entrambi di Milano – e l’Associazione bambini cardiopatici nel mondo ed è stato coordinato in loco da Susanna Padrini dell’Aics. L’iniziativa punta ad una formazione di base continua in ambito infermieristico sulla scorta del “modello italiano”, ha sottolineato all’ANSA il direttore di Aispo, Federico Chiodi:
una “formazione non solo teorica ma soprattutto anche pratica”, condotta ad esempio su “manichini tecnologici” per “consentire all’infermiere di trattare adeguatamente il paziente”, ha aggiunto. Il finanziamento è stato di circa due milioni di euro da parte italiana con “cofinanziamento” egiziano e degli enti partner di “circa un altro milione”, ha precisato rispondendo a domande. (ANSA).