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È stato ritirato definitivamente l’emendamento dei relatori al decreto Nato che introduceva nel provvedimento la proroga dell’invio di armi all’Ucraina fino a dicembre 2023.
È quanto emerge dalla riunione delle commissioni Difesa e Sanità del Senato, che hanno esaminato il provvedimento. Il Pd ne aveva chiesto il ritiro.
L’aiuto militare che l’Italia ha deciso di offrire gratuitamente all’Ucraina dopo l’invasione subita dalla Russia è davvero notevole. Secondo una valutazione fatta dall’Osservatorio Mil€x le spese militari italiane per il supporto a Kiev ammonterebbero a oltre 450 milioni di euro. La stima è diffusa alla vigilia di un nuovo dibattito parlamentare che toccherà anche il tema della cessione di armi all’Ucraina, in vista di un possibile sesto decreto interministeriale con dettaglio di materiali da inviare a breve alla volta di Kiev.
Sinora è stato il governo Draghi a firmare i decreti sugli aiuti militari all’Ucraina, ora sarà il governo Meloni a dover decidere. L’esecutivo dovrà capire se e come proseguire negli aiuti militari a Kiev considerando che ad oggi il totale complessivo per le casse pubbliche supera abbondantemente i 450 milioni di spesa.