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BRUXELLES – “La Commissione e gli stati membri dell’Ue stanno lavorando insieme, stiamo facendo dei passi avanti sul patto per l’immigrazione, che è la soluzione di lungo termine per le nostre sfide ma stiamo lavorando a stretto contatto anche a soluzioni di emergenza per affrontare gli arrivi irregolari e gestire la situazione”: lo ha detto Ylva Johansson, Commissaria per gli Affari interni dell’Unione europea.
E il ministro dell’Interno ceco, Vít Rakušan, arrivando al Consiglio straordinario dedicato all’immigrazione a proposito della possibilità di aprire centri di screening in Africa, ha detto. “E’ uno degli argomenti che toccheremo. Non è ancora stato discusso ma è una delle possibili soluzioni. Oggi si dovrebbe aprire una base di discussione su vari argomenti tra i Paesi in vista del Consiglio di dicembre”, ha spiegato. “Sarà l’ultimo della presidenza ceca: noi vogliamo vedere risultati concreti e li avremo“.
Rakušan, interpellato sulle tensioni sui migranti tra Italia e Francia, ha detto: “Penso che la situazione ora sia molto migliorata”, “abbiamo la sensazione che la tensione sia già passata” e che “anche per questo ci incontriamo qui oggi.
L’Italia ha un nuovo Governo, daremo il benvenuto al nuovo collega e naturalmente vogliamo ascoltare la posizione italiana, ma abbiamo lavorato molto alla preparazione di questo incontro, abbiamo parlato con i Paesi”.
Ma Parigi ha ribadito: “Se l’Italia non prende le navi e non accetta la legge del mare e del porto più sicuro – ha detto il ministro degli Interni francese Gerald Darmanin arrivando al Consiglio straordinario – non c’è motivo che i Paesi che fanno i ricollocamenti siano Francia e Germania, che sono quelli che accolgono le navi e sono gli stessi che accolgono direttamente i migranti dall’Africa e dall’Asia”. (ANSAmed).