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Cina, proteste contro le restrizioni covid. A far esplodere la miccia delle proteste in tutta la Cina è stata la politica “zero-Covid” imposta dal governo di Pechino. Manifestazioni di dissenso son scoppiate in diverse città e nelle università. A Shanghai, dove ci sarebbero vittime negli scontri con la polizia, centinaia di persone hanno cantato “Dimettiti, Xi Jinping! Abbasso il Partito Comunista!”. Altri manifestanti hanno fatto sventolare la bandiera cinese e intonato l’inno nazionale i cui versi “insorgi! insorgi!” possono essere letti come segno di patriottismo ma anche come l’espressione di solidarietà con i cinesi colpiti dalle politiche del ‘zero covid’ di Xi. Centinaia di persone, soprattutto studenti, sono scesi in piazza anche a Pechino e Nanchino.
La rivolta è iniziata a Urumqi, capitale della provincia cinese dello Xinjiang, dove la folla è scesa in piazza in seguito alla morte di dieci persone confinate in un palazzo per le politiche zero covid. Video circolati sui social, riferisce la Bbc, mostrano la gente scesa in strada che scandisce slogan, agita i pugni aria e travolge una barriera eretta da addetti della municipalità in tute protettive. Le autorità locali venerdì sera si sono scusate e hanno promesso di “ripristinare l’ordine” rinunciando alle restrizioni. E le foto delle vittime sono state esibite online e nelle veglie organizzate per commemorarle nelle università di Pechino e Nanchino.
Urumqi è sottoposta a restrizioni anti covid da agosto. Giovedì un incendio in un blocco di appartamenti ha causato dieci morti e nove feriti. Secondo numerosi post online, i soccorsi sono stati resi difficili dalle misure anti covid. Un residente ha raccontato alla Bbc che agli abitanti del palazzo in fiamme è stato impedito di uscire. E, malgrado le misure restrittive, i contagi hanno raggiunto record su record. Centinaia di persone sono scese in piazza anche a Wuhan, la città in cui ha avuto origine all’inizio del 2020 la pandemia di covid e in cui è stato introdotto il primo lockdown. La gente abbatte le barriere, come è stato fatto anche a Shanghai, e scandisce lo slogan: “È tutto iniziato a Wuhan, finirà a Wuhan”.
Continuano a crescere i contagi. Questa mattina le autorità del Paese hanno dichiarato che sono stati registrati 40.052 nuovi casi di Covid – quinto record giornaliero consecutivo – rispetto ai 39.506 del giorno prima. Tra questi figurano migliaia di nuovi casi nelle grandi città di Guangzhou e Chongqing.
www.today.it
CHINA: Protests getting out of hand at Foxconn iPhone plant in Zhengzhou tonight where workers are rebelling against Covid harsh restrictions and work environment pic.twitter.com/xwe2oAHYge
— Joyce Karam (@Joyce_Karam) November 23, 2022