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Il primo Paese che si era chiamato fuori dall’accoglienza dei migranti a bordo della nave ong Ocean Viking ha cambiato idea. La Norvegia, Stato di bandiera dell’imbarcazione, ha fatto sapere che accoglierà 20 dei 234 naufraghi sbarcati in Francia dopo il braccio di ferro con l’Italia. Quando la nave si trovava ancora nelle acque internazionali vicine alla Sicilia, il governo di Roma si era rivolto proprio al Paese scandinavo, in quanto Stato di bandiera della nave, affinché si facesse carico dei migranti salvati in mare dai volontari. Ma Oslo aveva nettamente rifiutato la richiesta italiana.
La Norvegia aveva affermato di non avere “nessuna responsabilità ai sensi delle convenzioni sui diritti umani o del diritto del mare per le persone imbarcate a bordo di navi” private o di ong “battenti bandiera norvegese nel Mediterraneo”. La nave ong, alla quale era stato negato lo sbarco nei porti italiani, aveva dunque fatto rotta verso la Francia. Infine il governo di Parigi aveva consentito lo sbarco nel porto di Tolone ma non prima di aver chiesto aiuto agli altri governi Ue per ricollocare i migranti nel più breve tempo possibile.
Oltre ai diversi Paesi Ue che hanno scelto di aiutare la Francia nella gestione dei richiedenti asilo, ora è arrivato il sì anche della Norvegia – Stato che non fa parte dell’Ue – per l’accoglienza di 20 persone soccorse in mare dalla nave battente bandiera norvegese.
“Vogliamo sottolineare che la Norvegia non ha alcuna responsabilità nel portare nessuno di questi migranti nel Paese”, ha dichiarato il ministero degli Esteri di Oslo all’agenzia Afp. “Il governo ha preso questa decisione straordinaria in risposta a una richiesta ricevuta dalla Francia per aiutarla in una situazione difficile”, ha aggiunto il governo norvegese. In altre parole, la Norvegia ha detto no a Giorgia Meloni ma sì a Emmanuel Macron.
Il ministero degli Esteri norvegese ha aggiunto che le persone che verranno accolte hanno “un’alta probabilità di soddisfare i criteri per lo status di rifugiato” e che “è precluso il trasferimento ai richiedenti asilo minori non accompagnati, per evitare di incoraggiare questa particolare migrazione”.
L’aiuto fornito dal governo di Oslo alle autorità francesi consentirà di abbassare ulteriormente la quota di migranti che la Francia dovrà effettivamente accogliere. Nelle ore successive allo sbarco, il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, aveva garantito che “due terzi” dei naufraghi soccorsi dall’Ocean Viking sarebbero stati ricollocati in altri Paesi Ue. Inoltre, 189 adulti sono stati portati in un centro di detenzione per valutare la validità delle loro richieste di asilo. Almeno 44 di questi saranno espulsi.
Gli alleati francesi di Meloni dicono no all’Italia: errore accogliere i migranti dell’Ocean Viking
La svolta della Norvegia nel giro di poche settimane non fa altro che ribadire quanto era già chiaro dalle ore successive allo sbarco della nave ong in Francia. Il no dell’Italia allo sbarco dell’Ocean Viking carica di naufraghi soccorsi nel Mediterraneo ha dato il via a una gara di solidarietà tra gli altri Paesi Ue (e ora anche extra Ue) che ha il sapore di una lezione per il nuovo governo di Roma: fare la voce grossa sui migranti non porterà da nessuna parte. https://europa.today.it