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“Mi dite cosa vi ho fatto? E’ da una vita che sto lottando per i diritti delle persone, da una vita… Vent’anni per strada a lottare per dare dignità alle persone. La mia vita è stata caratterizzata dalla lotta contro qualsiasi forma di sfruttamento. Voi mi volete morto”. In lacrime, Aboubakar Soumahoro si difende dalle accuse piovute sulla sua famiglia, dopo l’inchiesta aperta dalla procura di Latina sulle condizioni dei lavoratori nelle cooperative gestite dalla moglie e dalla suocera. “Voi mi volete distruggere ma avete paura delle mie idee”, attacca il sindacalista e deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra in un video postato sulla sua pagina Facebook.
“Pensate di seppellirmi ma non ci riuscirete. Sono giorni che non dormo. Ho lottato per le persone che voi avete abbandonato. Mia moglie è disoccupata, è iscritta all’Inps, non possiede allo stato attuale nessuna cooperativa. Perché non parlate con lei? Quando l’ho conosciuta lavorava già nell’ambito dell’accoglienza. Parlate con mia suocera, chiedete a lei che è proprietaria della sua cooperativa: sarò il primo a scioperare con i dipendenti e a lottare per i loro diritti”. “Voi mi volete morto – conclude Soumahoro – ma non riuscirete a uccidere le mie idee”. ADNKRONOS
Nella provincia di Latina la gente, di estrema impostazione fascista, anche se non lo ammetterà mai perchè è talmente chiusa a qualsiasi altra cultura che non vuole conoscere, tanto che ha paura e si inventa pretesti per continuare a rimanere all’oscuro, e trova difficile accettare ogni tipo di diversità. Persino i locali emigrati all’estero e tornati in italia li espelle dal tessuto sociale ormai marcio, emarginandoli subito. Sono una cricca di intoccabili abituata a costruire fake news e a corrompere giudici e stampa, pur di non ammettere che le tue idee sono più interessanti e migliori delle loro.
E’ una terra di padroni e caporali di stampo cattolico che li fa apparire persone perbene, che continuano a devastare la natura e il territorio perchè il loro vero dio è il denaro.