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Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha definito il ritiro russo da Kherson come “l’inizio della fine della guerra”, durante la sua visita nella città liberata dall’occupazione di Mosca. Lo riferisce l’Ap sul proprio sito web. Il capo di Stato ha trascorso trenta minuti in visita nel capoluogo. “Stiamo andando avanti”, ha detto Zelensky, citato da Reuters sul suo portale web, rivolgendosi alle truppe davanti all’edificio dell’amministrazione nella piazza principale. “Siamo pronti per la pace, la pace per tutto il nostro Paese”.
In merito alla guerra in Ucraina, gli Usa hanno invitato Volodymyr Zelensky a una “posizione negoziale realistica”. Secondo il Wall Street Journal, infatti, il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha suggerito al presidente ucraino di mostrarsi aperto a possibili negoziati con la Russia: farlo, è la convinzione dell’amministrazione americana, gli consentirebbe di aver maggior peso e poter fare più leva sulla controparte. Sullivan, in un recente incontro con Zelensky, gli avrebbe raccomandato di iniziare a pensare a “richieste realistiche e priorità per le trattative, inclusa una rivalutazione” dell’obiettivo di Kiev di riguadagnare la Crimea.
Kiev: Mosca non può dettare termini negoziato
“La Russia non e’ nella posizione di dettare i suoi termini” per avviare negoziati per la fine della guerra”. Lo ha dichiarato su Facebook il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, citato da Ukrinform. “La formula di pace dell’Ucraina rimane invariata: fine immediata della guerra, ritiro di tutte le truppe russe, ripristino dell’integrità territoriale ucraina, risarcimento dei danni inflitti e garanzie effettive di non ripetizione dell’aggressione. In altre condizioni, il raggiungimento di una pace sostenibile sarà impossibile”, ha affermato il portavoce. tgcom24.mediaset.it