Covid, 5 giorni di isolamento anche per gli asintomatici

Cinque giorni di isolamento per gli asintomatici e cinque giorni anche per chi ha sintomi lievi se non si ha la febbre, ma con l’accortezza di usare la mascherina se non ci si è negativizzati nei giorni successivi. Questo il parere che l’Istituto Spallanzani ha inviato al Ministero della Sanità per le nuove regole sull’isolamento per i positivi al Covid, mentre il report dell’Istituto superiore di sanità parla di un aumento di casi tra sanitari e bambini. Raccomandazioni e non imposizioni dunque, fa sapere l’istituto romano, perché questo “è il momento della responsabilità”.

“Il virus è meno patogeno, è la fase di responsabilizzazione dei cittadini non degli obblighi: non possiamo più non volgere lo sguardo oltre il nostro cortile per una politica di sanità pubblica che sia in grado di proteggere sicuramente le popolazioni locali, ma con lo sguardo sempre più attento alla diffusione mondiale delle pandemie odierne e future”, spiega il direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia.

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Nel suo parere l’Istituto sottolinea come “in molti Paesi è stato ridotto drasticamente il periodo di isolamento per le persone risultate positive. Noi riteniamo che per gli asintomatici l’isolamento possa durare 5 giorni dalla positività, senza bisogno di un ulteriore test negativo. Per quanto riguarda chi ha sintomi lievi, riteniamo che l’isolamento si possa interrompere a 5 cinque giorni dalla comparsa dei sintomi, se senza febbre da 24 ore”.

Lo Spallanzani però raccomanda in questo caso prudenza, soprattutto in un momento in cui ci può essere sovrapposizione con l’influenza stagionale, “sarebbe opportuno nei cinque giorni successivi, se non si ha un test negativo, usare una mascherina, in caso di contatto con persone fragili. La comunità scientifica ritiene oggi gli auto test strumento accurato e idoneo a documentare la fine del contagio”.

Proposte che lo stesso direttore Vaia definisce “di buon senso ed equilibrate” mentre ringrazia “a nome della comunità Spallanzani la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro della Salute Orazio Schillaci per l’alta considerazione che hanno del nostro lavoro. “L’istituto che dirigo – ricorda Vaia – è al servizio dei cittadini e delle Istituzioni, non faremo mai mancare, come sempre, il nostro apporto e sentirci da subito chiamati a dare il nostro contributo ci rafforza e ci sprona a fare sempre di più e meglio”.  ANSA