“Le Ong rispettino le leggi internazionali” – Italia, Malta, Cipro e Grecia invitano le Ong a “rispettare” la “cornice giuridica internazionale sulle operazioni di search and rescue”. “Ogni Stato – si legge in una nota congiunta – deve effettivamente esercitare la giurisdizione e il controllo sulle navi battenti la propria bandiera“. I quattro Paesi, inoltre, ritengono “urgente e necessaria” una discussione sul coordinamento delle Ong nel rispetto delle convenzioni internazionali”. “Tutti gli Stati di bandiera si assumano le loro responsabilità in conformità con i loro obblighi internazionali”, conclude la nota invitando l’Ue ad adottare le misure per avviare la discussione.
Ministro francese: “Da Meloni metodi inaccettabili”
Secondo la Francia, la crisi dei migranti “è una fortissima delusione, l’Italia non rispetta né il diritto internazionale né il diritto marittimo”. È quanto afferma il ministro degli Esteri francese Catherine Colonna, aggiungendo che il comunicato “in cui Giorgia Meloni afferma, parlando a nome nostro, che spetta alla Francia accogliere i migranti, è in totale contraddizione con quello che ci eravamo detti. Questi metodi sono inaccettabili”.
Ue lavora a un vertice dei ministri a fine novembre – Intanto Bruxelles fa sapere come il dossier migranti sia prioritario per l’Ue, che, dopo lo scontro tra Italia e Francia sui ricollocamenti, sta lavorando a un vertice ad hoc, con l’idea di riunire i ministri dell’Interno europei e non solo i tecnici. La riunione potrebbe tenersi negli ultimi giorni di novembre e dovrà essere convocata dalla presidenza ceca del Consiglio europeo. La decisione ufficiale dovrebbe arrivare la prossima settimana. tgcom24.mediaset.it