di Alessandro Ratti – Che siano in atto modifiche a mano umana del clima è ormai evidente, nella maggior parte dell’Italia, se non in tutta, è sufficiente guardare il cielo. Osservando il cielo durante il giorno vedrete comparire delle nuvole lineari, che poi si allargano a pettine, a fine giornata il cielo è tutta una grande nuvola, sottile ma onnipresente, sembra spennellata, fatta a colpi di pennello.
La questione quindi non è se stanno modificando il clima ma perché. Ma ancora più importante è capire se quello che stanno facendo va nella direzione voluta o se invece stanno peggiorando la situazione, o peggio se stanno proprio creando il surriscaldamento che viviamo.
Partiamo dall’unica certezza, la temperatura terrestre è aumentata negli ultimi anni. Questa cosa potrebbe in linea di massima essere normale, ciclicamente il clima cambia, da glaciazioni a surriscaldamenti. Ho spiegato che l’effetto serra, additato quale causa del surriscaldamento, non può esserne la causa e soprattutto non è l’uomo la causa dell’effetto serra. Paradossalmente, se è l’uomo a causare il surriscaldamento lo fa in un modo diverso, non rendendosi conto di crearlo e tutto questo è possibile perché ci si fida della scienza.
Premesso che rispetto quella parte della scienza e quei ricercatori che fanno bene il loro lavoro ed a cui dobbiamo tutti, credo, dire grazie, la scienza non è quell’entità infallibile a cui tutti ci dobbiamo prostrare.
Il mio blog nasce per mettere in evidenza i principali e fondamentali errori della scienza, ma rispetto a quando ho iniziato ho una maggiore consapevolezza e una prospettiva diversa, più preoccupante.
Sintetizzo alcuni concetti:
- La scienza è fatta da uomini e pertanto è soggetta ad errori, corruzione, mafia e massonerie
- Il metodo scientifico, tanto decantato, associa delle teorie a dei fenomeni. Sostanzialmente la scienza osserva i fenomeni, crea delle teorie o dei modelli per spiegarli, se quelle teorie e qui modelli somigliano al fenomeno studiato vengono prese per buone. Da quel momento la scienza si chiude nel suo mondo autoreferenziale e guai a mettere in dubbio quello che è stato preso per buono. Il problema è che il più delle volte la teoria è sbagliata, è una possibile spiegazione ma non è quella giusta. Detta in altri termini:
“IL PARADOSSO DELLA SCIENZA: La scienza crea delle teorie che spiegano i fenomeni, quando queste teorie spiegano i fenomeni per cui sono state create osservando i fenomeni, la scienza le ritiene teorie giuste. Il problema è che la scienza si scorda di aver creato quella teorie per spiegare il fenomeno che ha osservato e crede quasi che i fenomeni accadano perché sono vere le teorie. Da teorie diventano assiomi. Quello che la scienza non vuole capire che lo stesso fenomeno può avere più spiegazioni e solo una spiegazione può essere quella giusta, non valutare alternative porta la scienza su un binario morto. A.Ratti”
- A prescindere dal fatto che gli errori della scienza siano voluti o involontari, dovuti magari a quella parte della scienza poco meritocratica perché corrotta, questi finiscono con incidere sulla nostra esistenza. Ciò che è peggio che possono diventare uno strumento di persuasione nelle mani di chi ha altri obiettivi
- Quello che succede alla fine è che certe teorie vengono supportate da certa scienza, al soldo magari di chi vuole utilizzare quelle teorie per secondi fini. Quei personaggi della scienza che sono asserviti o che sono erroneamente convinti di quella determinata teoria, vengono messi in avanspettacolo nei media e nei socia, mentre vengono soffocate e censurate tutte le opinioni contrarie.
Torniamo ora alla geoingegneria ed alla questione climatica.
Se la scienza si ostina a dare la colpa del surriscaldamento all’effetto serra e soprattutto la colpa di questo all’uomo, finiremo per creare inutilmente un danno abnorme alla popolazione mondiale, sempre che non sia tutto voluto (come plausibile). Volendo sfociare nel complottismo spinto, potrebbero inutilmente ridurre la popolazione mondiale, ma forse non è più neanche complottismo.
Perché è importante capire tutto questo e mi piacerebbe che venisse fatto circolare il messaggio o quantomeno il dubbio.
Per mettere in atto certe operazioni di geoingegneria serve il contributo di tante persone, militari o meno. A parte quei pochi che sono al soldo di chi comanda, molti di questi potrebbero agire credendo di fare la cosa giusta e “fidandosi della scienza”. Proprio queste persone dovrebbero rimettere in discussione tutto e cercare di capire come stanno le cose ascoltando tutte le campane, cercandole scavando sotto la censura.
La questione che più mi preme evidenziare però e la seguente, vi prego di prestare molta attenzione.
Concentrandoci sulla questione scie chimiche ed irrorazione, si potrebbero individuare tre tipologie di intervento, l’inseminazione delle nuvole per aumentare la pioggia, la creazione di nuvole per ridurre l’incidenza del sole (sempre che non abbiano altri scopi) e l’azione opposta di evitare la formazione delle nuvole per questioni militari e per favorire le comunicazioni radio e similari. L’ultimo è il più preoccupante e vedremo perché, ma discutiamo li brevemente tutti.
Da un lato si inseminano le nuvole per favorire la pioggia, dall’altro si verificano “bombe d’acqua”, non è che le due cose sono in relazione? A parte comunque il danno che fanno le precipitazioni oltremisura, l’idea di inseminare le nuvole con delle sostanze che finiscono con l’essere dannose per i terreni nella speranza di risolvere il problema della siccità è quanto meno discutibile. Come dire: evito la siccità per migliorare le condizioni per l’agricoltura da un lato, dall’altro le sostanze che uso distruggono i terreni peggiorando le condizioni dell’agricoltura. Ci sarà da riflettere su questo o no?
Creare le nuvole per ridurre l’incidenza del sole oltre alle considerazioni precedenti si presta ad ulteriori criticità. Eliminare l’incidenza del sole ha di per se effetti dannosi sulle piante e sugli animali.
La questione invece di evitare la formazione delle nuvole, come fatto ad esempio in occasione di alcuni eventi importanti a livello mondiale, apre ad una prospettiva ancora più catastrofica che andrebbe attenzionata e quantificata. La natura è molto complessa ma è anche molto “intelligente”. Ovviamente non è questione di intelligenza, ma nel caos dell’universo, perché esista l’ordine della vita, si devono essere sviluppati dei fenomeni che permettano un equilibrio. Il sole è praticamente l’unica vera causa del riscaldamento terrestre, necessario per la vita, dannoso quando è eccessivo. La natura ha previsto che le nuvole fossero bianche (se sono scure in basso è solo perché sono in ombra), perché l bianco riflette in gran parte il sole. Quindi le nuvole, create dal sole, diventano uno scudo naturale all’incidenza de sole stesso. Questo è uno dei casi di autoregolazione, più sole causa più nuvole che si contrappongono all’incidenza del sole stesso, tecnicamente un sistema in “retroazione negativa”, unico modo per avere un sistema stabile.
L’allarme che lancio quindi, a tutti coloro che a vario titolo operano in questo misterioso mondo della geoingegneria climatica è che ostacolare la formazione delle nuvole potrebbe essere la vera causa attribuibile all’uomo del riscaldamento climatico.
Non so quanto questa attività sia estesa ma andrebbe attenzionata e quantificata.
Ing. Alessandro Ratti – www.alessandroratti.com