”La presenza delle navi delle ong, soprattutto in navigazione tra Zuara e Zawiya, continua a essere un ulteriore fattore di attrazione”, un “pull factor”, per i migranti che partono dalla Libia per raggiungere l’Italia. E’ quanto si legge in un documento riservato di Frontex, l’Agenzia europea della vigilanza dei confini, relativo al periodo 1 gennaio-18 maggio 2021, che l’Adnkronos ha potuto visionare. Secondo quanto sottolinea Frontex nel documento, ”i migranti che arrivano dalla Libia dichiarano costantemente” di aver verificato, prima della partenza, la presenza delle ong nell’area, spiegando che, “in assenza delle navi delle ong nel Mediterraneo, molti rifiutano di partire”.
Secondo l’Agenzia europea, per come si sono riorganizzate le rotte dei trafficanti di esseri umani la Libia, e Zuara in particolare, sono diventati un polo d’attrazione e l’imbarco principale verso l’Europa e l’Italia. “La Libia è ancora una volta percepita dai subsahariani come l’ultimo paese di partenza per raggiungere l’Ue”, si spiega nel documento riservato. “Il fatto che ad oggi molti di questi migranti segnalati nell’operazione navale europea Themis abbiano bisogno solo di un periodo compreso tra sei e sette mesi per raggiungere l’Italia – sottolinea Frontex – suggerisce che le reti criminali hanno riadattato in modo efficiente il loro modus operandi per ‘trafficare’ migranti in Libia e oltre in Italia“.
In particolare, nel 2021, si legge nel documento riservato Frontex, “Zuara è diventato un hub di traffico e il principale luogo di ultima partenza in Libia e nella regione del Mediterraneo centrale”, da cui è partito “circa il 40% di tutti i migranti segnalati nel Mediterraneo centrale”. E le informazioni raccolte attraverso le attività di debriefing indicano “sempre più il coinvolgimento diretto delle milizie delle autorità locali nell’attività di ‘traffico’ a Zuara”. “Questa zona – la conclusione dell’analisi di Frontex – continuerà probabilmente ad attrarre migranti che cercano di raggiungere l’Italia dalla Libia”. ADNKRONOS