Roma, Porta Maggiore affonda nel degrado: reperti archeologici ridotti a discarica

Roma reperti archeologici ridotti a discarica

(www.agenzianova.com) – Una distesa di rifiuti abbandonati si scorge attraversando lo scalo di Porta Maggiore, a Roma. Nascosti, ma non più di tanto, in un quadrato maleodorante avvolto dalle erbacce, ci sono indumenti e scarpe ma anche ventilatori, sedie e lattine vuote. Al centro un rudere imbragato aspetta di essere ristrutturato. A qualche metro di distanza, poi, gli stessi oggetti abbandonati sono appoggiati sulla strada e venduti in un mercatino informale. Alle dieci di mattina già in molti stanno facendo affari. A fine giornata l’invenduto, o il difettoso, si butta dietro l’angolo. “La discarica qui c’è da trent’anni, da quando quel rudere stava venendo giù e hanno deciso di recintarlo e imbragarlo”, racconta Giovanni, il proprietario di un tabacchino che abita nella zona. “Ma non l’hanno mai riparato e si è creata la discarica. Il rudere è della Sovrintendenza capitolina e Ama non può toccare la zona.

Lo schifo aumenta a causa del mercatino che c’è intorno”, aggiunge. La puzza si leva dal quadrante che, negli anni, è diventato un punto di abbandono: immagine esemplare del degrado in cui versa l’area circoscritta dalle Mura Aureliane. “Le case ormai si sono svalutate perché è diventato un punto di incontro per senza tetto e persone indigenti che fanno bisogni primari all’aperto”, dice Martina che abita poco distante dallo snodo tranviario.

Residenti e commercianti della zona, esasperati, riuniti in un comitato di quartiere, hanno denunciato lo stato in cui versa l’area. “Giusto ieri è venuta la Sovrintendenza capitolina a fare un sopralluogo dopo che una cinquantina di noi ha visitato la discarica insieme ai vigili urbani e ad alcuni rappresentanti delle istituzioni”, prosegue il commerciante Giovanni.

Roma reperti archeologici ridotti a discarica

“Ci hanno detto che entro una ventina di giorni qualcosa dovrebbe muoversi e che fino a ora non si è presa in mano la situazione, perchè non era una priorità visto che non riguarda motivi di ordine pubblico”, spiega corrucciato. La zona, lamentano i residenti, “rasenta il rischio sanitario”. Lo scorso 18 ottobre, al sopralluogo alla discarica insieme ai cittadini, c’erano anche la senatrice del Movimento 5 stelle, Alessandra Maiorino, la capogruppo capitolina del M5s, Linda Meleo, e la capogruppo del M5s al Municipio Roma I, Federica Festa.

Ieri, infine, hanno visitato l’area anche rappresentanti della Sovrintendenza capitolina. L’obiettivo “è la rimozione della recinzione che circonda la discarica per disincentivare il travaso dei rifiuti da parte del mercatino”, spiega Festa. “Ci hanno detto che non si era ancora intervenuto perché si dà priorità alle urgenze che mettono in pericolo le persone, ma lì sta diventando un problema sanitario – sottolinea -. Inoltre al centro dello scalo c’è un Punto di informazione turistica (Pit) che verte in una condizione di abbandono e che potrebbe essere ripristinato, riportando in funzione i bagni pubblici”.

La Sovrintendenza capitolina, a quanto conferma Festa, ha dato appuntamento ai residenti alla fine del mese per aggiornamenti sugli interventi di bonifica. Nel frattempo sulla questione del decoro di Porta Maggiore si discuterà nelle prossime settimane anche in Campidoglio, attraverso una mozione a prima firma della capogruppo M5s, Meleo. “E’ già stata protocollata una mozione che sarà discussa nelle prossime settimane – chiarisce Festa -. Potenzialmente quell’area potrebbe diventare luogo di aggregazione, con verde e panchine, per restituire un punto di incontro a residenti e turisti”. Il recupero della zona, si legge nella mozione, dovrebbe passare per un presidio fisso da parte delle forze dell’ordine, e interventi di riqualificazione come “la pulizia del sito attualmente in preda al degrado” e “un progetto di illuminazione che è già stato finanziato”.