E’ andata a dormire e non si è più svegliata: così è morta Micaela Azzoni, 48 anni. Sarà solo l’autopsia a fare luce sulle cause del decesso: la salma è stata trasferita dall’ospedale di Suzzara al Carlo Poma di Mantova. La tragedia si è consumata mercoledì sera: erano circa le 22 quando la donna ha riferito al marito che sarebbe andata a letto. E’ stato lui a trovarla poi priva di sensi nel letto.
Una delle figlie le ha praticato il massaggio cardiaco, in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Sul posto l’automedica e un’ambulanza, ma non c’è stato niente da fare. Il suo cuore si è fermato e non ha più ripreso a battere. La salma, come detto, verrà sottoposta ad autopsia.
Il caseificio gestito insieme al fratello
Abitava a Coazze di Moglia, nel Basso Mantovano, dove gestiva insieme al fratello il caseificio Azzoni, aperto nel 2018 ma le cui origini si perdono in realtà a oltre un secolo fa. Per la sua attività l’azienda era conosciuta in tutta la Lombardia. Ricordi felici stroncati all’improvviso: l’ultimo scatto su Facebook, solo pochi giorni fa, in gita alla fiera delle castagne a San Zeno di Montagna, a due passi dal lago di Garda.
Lascia nel dolore il marito Simone Molinari, le giovani figlie Martina e Giulia (18 e 22 anni), il fratello Gianluigi, la sorella Roberta. Tantissimi i messaggi in sua memoria pubblicate in queste ore: “E’ una giornata tristissima – si legge su Facebook – perché questo mondo crudele, senza spiegazioni, ha voluto prendersi per sempre e ancora troppo presto la vita di una persona bella. Ciao Micaela, siamo tutti senza parole e affranti in un dolore indescrivibile”. https://www.bresciatoday.it