L’occasione c’è. Quella di conquistare la Lombardia dopo anni di guida a trazione centrodestra. Il punto è coglierla, l’occasione. “Lavoriamo a una nostra candidatura. Fare presto è un imperativo anche per noi”, dicono dal Nazareno all’Adnkronos. Per i dem le dimissioni di Letizia Moratti sono la conferma di una “destra divisa e lacerata”, conseguenza anche di una “pessima gestione Fontana, aggravata da disastri nella gestione del Covid”.
Un terremoto nel centrodestra che il Pd conta di ‘capitalizzare’ visti anche i successi elettorali in Lombardia nelle amministrative. “Il centrosinistra ha una buona offerta di classe dirigente, in pochi anni ci siamo affermati nella maggior parte dei capoluoghi”, si sottolinea tra i dem. Magari valorizzando proprio uno dei sindaci ‘vincenti’ del Pd lombardo, come il primo cittadino di Brescia, Emilio Del Bono.
Ma con quale coalizione? Il campo largo delle opposizioni? Al momento, dal quartier generale Pd si specifica: “Oggi lavoriamo a una nostra candidatura e intanto parliamo con tutti gli altri”. A sentire Alessandro Alfieri, senatore lombardo e coordinatore di Base Riformista, il dialogo dovrebbe guardare innanzitutto al Terzo Polo. “Ora sta a noi costruire l’alternativa unendo moderati e sinistra riformista”.