Elezioni, Calenda: Soros ha dato 1,5 milioni a più Europa

emma bonino soros

Roma, 31 ott. (Adnkronos) – “George Soros ha sovvenzionato con un milione e mezzo di euro Più Europa ponendo come condizione imprescindibile che si facesse un listone antifascista”. Lo afferma Carlo Calenda nel libro di Bruno Vespa “La grande tempesta. Mussolini, la guerra civile. Putin, il ricatto nucleare. La Nazione di Giorgia Meloni” in uscita venerdì 4 novembre da Mondadori Rai Libri. Il leader di Azione ricostruisce le fasi della rottura del patto con il Pd.

“Dico a Letta che non può firmare due patti contraddittori (con Azione e con Verdi/Sinistra italiana), salta l’agenda Draghi, diventa un Letta contro Meloni. Vedo che Della Vedova è totalmente schierato con il Pd. D’altra parte ne conosco le ragioni, non ultima quella che il finanziere George Soros ha sovvenzionato con un milione e mezzo di euro Più Europa ponendo come condizione imprescindibile che si facesse un listone antifascista. Me lo disse ripetutamente Della Vedova prima della rottura

.”Più Europa –risponde il segretario Benedetto Della Vedova interpellato da Vespa- non ha ricevuto contributi da Soros, che altrimenti sarebbero già pubblicati. Comunque, il rendiconto elettorale della lista e dei candidati sarà ovviamente presentato nei tempi e nei modi prescritti”. Di fronte alle insistenze del giornalista, riferite anche alla possibilità che contributi possano essere andati a singoli esponenti presentatisi alle elezioni, “alcuni candidati di Più Europa -è la posizione ufficiale del partito trasmessa da Della Vedova- hanno ricevuto un contributo diretto da parte di George Soros per le spese della campagna elettorale. Il filantropo di origini ungheresi da tempo condivide e sostiene i nostri valori europeisti e le nostre battaglie per i diritti umani e lo Stato di diritto. Siamo orgogliosi che alcuni nostri candidati abbiano chiesto e ricevuto il suo sostegno, certamente disinteressato. Naturalmente i contributi verranno presto resi pubblici nei termini di legge insieme ai rendiconti elettorali”.