Sonny Colbrelli annuncia il ritiro e dice addio al ciclismo. Il corridore italiano, trionfatore della Parigi-Roubaix del 2021, al Giro di Catalogna nello scorso marzo aveva subito un arresto cardiaco subito dopo l’arrivo della tappa, e per questo motivo si è dovuto sottoporre a un intervento per installare un defibrillatore sottocutaneo. Le ragioni dell’addio le ha spiegate lo stesso Colbrelli nel comunicato ufficiale pubblicato dal suo team, la Bahrain Victorius:
“Dopo quanto successo in Catalogna, la speranza di poter continuare ad essere un corridore professionista non mi ha mai abbandonato, seppur minima. Sapevo che la via del ritorno sarebbe stata difficile con un defibrillatore. In Italia non è consentito dalla legge. Con il supporto dello staff medico, diretto dal dottor Zaccaria, non mi sono arreso. Ho ripreso a pedalare sotto stretto controllo medico e ho subito diverse visite e consulenze con specialisti del settore. Tra questi, il direttore della Clinica Universitaria di Padova, Prof. Corrado, che ha seguito l’impianto del defibrillatore. E una valutazione è stata fatta anche da chi ha seguito casi simili, come il calciatore Christian Eriksen, che, come me, ha il defibrillatore e ha ripreso la sua carriera professionale. Ma il ciclismo non è calcio. È uno sport diverso; guidi per le strade. Non si gioca su un campo da calcio, dove, in caso di necessità, gli interventi dell’équipe medica possono essere tempestivi. Le loro attività di allenamento si svolgono in un’area circoscritta, mentre nel caso di un corridore ti ritrovi spesso solo per ore su strade poco trafficate“. (ADNKRONOS)