Parlando del governo Meloni, “non ha perso tempo sulle indicazioni su cui intende muoversi, tutte indicazioni che riportano indietro le lancette”.
“Il no al fascismo per noi è elemento costitutivo del nostro fare politica, per rilanciare il ruolo della democrazia nel Paese. Stiamo cercando di fare di tutto perché questo lavoro sia vincente, utile, importante per la storia dell’Italia di oggi“, ha sottolineato Enrico Letta alla Direzione del Pd che andrà alle primarie il 12 marzo.
“Sorrido quando leggo di una Meloni europeista e atlantista. L’Europa non l’ho vista da nessuna parte. La sua idea, ripetuta alla Camera e al Senato, è di una Europa sostanzialmente incontro tra nazioni che condividono alcune cose ma che non hanno intenzione di condividere fino al punto che si voti a maggioranza sulle questioni essenziali”, ha affermato il segretario dem.
Covid – “Penso alle scelte annunciate ieri, un po’ inattese, il messaggio di una retromarcia su tutte le misure che hanno a che vedere con il Covid. Scelte profondamente sbagliata, che disattendono la filosofia complessiva delle scelte fatte. Un messaggio di ‘liberi tutti’ che è molto sbagliato e sembra solo un regolamento di conti sul passato. C’è una grande preoccupazione per queste scelte del governo”.
Clima – “Nel discorso della presidente del consiglio la questione climatica è stata del tutto inesistente. A parte il passaggio in cui ha detto che non c’è maggior ambientalista di un conservatore. Significa alzare bandiera bianca perchè è esattamente l’opposto: per contrastare l’emergenza climatica bisogna cambiare e non conservare”. ADNKRONOS