Libano: 6000 profughi siriani torneranno a casa

Civili siriani in fuga nella regione di Hasake nel nord della Siria

BEIRUT – Il governo del Libano ha annunciato nelle ultime ore che si appresta a riportare in Siria circa 6 mila profughi siriani fuggiti nel corso degli anni dal conflitto nel loro Paese. L’annuncio fa parte della campagna elettorale del presidente della Repubblica libanese uscente, Michel Aoun, il cui mandato scade a fine mese. Aoun ha promesso che prima della fine del suo incarico avvierà il tanto atteso rimpatrio di migliaia di profughi siriani, e questo contrariamente alle raccomandazioni espresse ripetutamente alle autorità del Libano dalle agenzie umanitarie dell’Onu.

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Il Libano, che ha una popolazione di meno di 4 milioni di persone e che da 3 anni si trova ad affrontare la peggiore crisi finanziaria della sua storia, ospita da più di 10 anni più di un milione di profughi siriani. Il ministro degli sfollati libanese, Issam Sharafeddin, in quota del partito di Aoun, a sua volta alleato degli Hezbollah filo-iraniani, ha assicurato che la settimana prossima cominceranno le deportazioni dei 6mila siriani. Nei mesi scorsi, Beirut e Damasco avevano annunciato l’ambizioso piano di rimpatrio di ben 15mila profughi siriani.

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Il piano è stato più volte criticato dall’Onu e dall’Unione Europea, così come da numerose organizzazioni umanitarie internazionali e libanesi. Si chiede infatti che il rimpatrio dei siriani dal Libano avvenga su base volontaria, non leda la loro dignità e non esponga questi civili a persecuzioni, abusi, arresti arbitrari da parte dell’apparato militare e di sicurezza del governo di Damasco, sostenuto da Russia e Iran.  ANSAMED