Milano, imprenditore russo arrestato su ordine degli Usa

polizia rapina

A Milano Malpensa le forze dell’ordine hanno eseguito un mandato di arresto internazionale emesso dagli Stati Uniti: arrestati cinque russi, tra questi c’è Artem Uss un imprenditore russo che risulta essere il figlio del governatore del territorio di Krasnoyarsk. Sono accusati di aver creato un complesso meccanismo finanziario per ottenere tecnologia militare e anche petrolio dal Venezuela.

La conferma dall’ambasciata russa – L’arresto è avvenuto all’aeroporto di Milano Malpensa. Artem Uss e altri 4 cittadini russi sono accusati di elusione delle sanzioni e riciclaggio di denaro. La conferma dell’arresto è arrivata dall’ambasciata della Federazione russa su Facebook. “La fornitura di prodotti petroliferi, attrezzature pubbliche e mezzi tecnici, liberamente venduti e acquistati in tutto il mondo, viene improvvisamente dichiarata illegale dalle autorità americane. Come mai? Solo perché è fatto per il bene della Russia. La connotazione politica di queste accuse è ovvia”, ha scritto il governatore Alexander Uss su Telegram.

Eludevano sanzioni per reperire materiale militare

Sono sette le persone nel mirino degli Stati Uniti, oltre ai cinque cittadini russi ci sono due commercianti di petrolio di nazionalità venezuelana e sono tutti accusati di evasione delle sanzioni e riciclaggio di denaro. Dodici capi d’imputazione per i russi Yury Orekhov, Artem Uss, Svetlana Kuzurgasheva, Timofey Telegin e Sergey Tulyakov, e due commercianti di petrolio venezuelani. Come riferisce la Tass. Per gli inquirenti americani gli imputati sono coinvolti nell'”orchestrazione di un complesso sistema per ottenere illegalmente tecnologia militare statunitense e petrolio sanzionato dal Venezuela”.

Ora rischiano fino a 30 anni di detenzione

Secondo il Dipartimento di Giustizia Usa, Orekhov e Uss sono stati arrestati rispettivamente in Germania e in Italia il 17 ottobre e saranno sottoposti a procedura di estradizione. Se condannati, gli imputati rischiano un massimo di 30 anni di carcere. L’amministrazione statunitense ha ampliato l’elenco delle sanzioni anti-russo, aggiungendo un cittadino russo e due società con sede in Germania e negli Emirati Arabi Uniti a lui affiliate, ha dichiarato il Dipartimento del Tesoro statunitense. “Oggi, in coordinamento con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e il Federal Bureau of Investigation (FBI), l’Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha designato una rete russa che si procurava tecnologie militari e sensibili a doppio uso da produttori statunitensi e le forniva a utenti finali russi”, ha dichiarato.

Entro 45 giorni le carte processuali

“Entro 45 giorni gli Stati Uniti – scrive l’ambasciata russa in Italia – sono tenuti a fornire alla giustizia italiana il fascicolo con la formulazione del capo di imputazione, che deve essere esaminato entro 6 mesi”. Secondo l’ambasciata, Artem Uss “non ha espresso lamentele sulle condizioni di detenzione”. “Il Consolato Generale della Federazione Russa a Milano ha già tenuto due incontri con Artem Uss, e mantiene un costante contatto con il suo avvocato italiano e intende continuare a seguire da vicino questa situazione”, conclude la nota dell’ambasciata russa.  tgcom24.mediaset.it