La guerra in Ucraina finirà entro l’estate e la Russia si disgregherà. A prevederlo è il capo dei servizi d’intelligence militari Kyrilo Budanov, intervistato dal sito Obozrevatel, rilanciato da Ukrinform. Budanov ha previsto anche significativi progressi sul campo entro la fine del 2022, con la possibile liberazione di Kherson.
“Nella tarda primavera, tutto ciò finirà. Entro l’estate sarà tutto terminato”, ha detto Budanov, sottolineando che l’Ucraina dovrà “in primo luogo” tornare ai confini del 1991 (compresa dunque la Crimea). Entro la fine del 2022, ha proseguito, “ci saranno vittorie significative”. Alla domanda se si tratta di Kherson, ha risposto: “Speriamo possa esserlo”.
Secondo Budanov, la fine della guerra comporterà l’avvio di “un processo politico molto serio” in Russia, con alcune regioni che si staccheranno dalla Federazione, a partire da quelle del Caucaso. “Ci sono molti problemi territoriali. La ‘federazione russa’ è solo un nome. E’ un territorio molto ampio… Si basa solo sulla fede nel potere del regime. Appena il regime collasserà, tutto si romperà”. La Russia dovrà inoltre pagare riparazioni all’Ucraina, afferma Budanov.
Capitolo armamenti russi: il primo pacchetto di droni iraniani acquistati dalla Mosca comprendeva 1.750 di queste armi, ma gli ucraini ne hanno abbattuti il 70%, secondo Budanov.
“La prima tranche dell’ordine consisteva in 1.750 droni, seguita da altri ordini “, dice Budanov, sottolineando che la produzione e la consegna “non sono un processo istantaneo”. “Stanno gradualmente esaurendoli, gli iraniani ne stanno facendo di nuovi, ma noi abbattiamo circa il 70% di tutti i droni”. Secondo Budanov, la Russia ha una carenza di missili. Lo stock di missili Iskander si sarebbe ridotto al 13%, malgrado la legge russa vieti di andare sotto il 30%. Intanto, il nuovo sistema Iris-T arrivato il 12 dalla Germania è stato già integrato nella difesa anti aerea ucraina, come rende noto il portavoce del comando dell’aviazione, Yuriy Ihnat, citato da Ukrinform. ADNKRONOS