ANKARA, 14 OTT – Il parlamento turco ha approvato una dura legge sui nuovi media che potrebbe vedere giornalisti e chi scrive sui social finire in carcere fino a tre anni per aver diffuso “fake news”. Le nuove regole rafforzano la presa già salda del governo sui media a otto mesi dalle elezioni presidenziali. La legge approvata prevede una sanzione penale per chi è ritenuto colpevole di aver diffuso informazioni false o fuorvianti. Richiede che i social network e i siti Internet consegnino i dati personali degli utenti sospettati di “propagare informazioni ingannevoli”.
E consente ai tribunali di condannare giornalisti accreditati e utenti regolari dei social media che “diffondono apertamente informazioni fuorvianti” da uno a tre anni di carcere. Il governo ha anche iniziato a pubblicare un settimanale “bollettino di disinformazione” con l’obiettivo di sfatare quelle che considera fake news con “informazioni accurate e veritiere”. La legislazione è stata proposta dall’AKP, il partito di matrice islamica del presidente Recep Tayyp Erdogan, ed è stata duramente osteggiata dai principali gruppi di opposizione turchi. (ANSA)