Studenti e docenti del liceo classico Arnaldo di Brescia hanno occupato protestato dopo che la preside avrebbe chiesto a un bidello di lavarle i vetri dell’auto. È accaduto venerdì mattina. In solidarietà al collaboratore scolastico, i ragazzi hanno prima occupato il cortile della scuola e tenuto un’assemblea di un’ora e mezza e poi hanno dato vita a un corteo per i corridoi mostrando sul petto post-it con la scritta “io sono Gerardo”, il nome dell’operatore da anni in servizio presso l’istituto.
La richiesta sarebbe stata fatta qualche giorno fa, ma la notizia si è diffusa tra le prime ore di lezione e l’intervallo solo venerdì, quando l’operatore scolastico non era al lavoro per permessi già concordati. “La richiesta della preside è stata una umiliazione per il nostro bidello – dice uno studente – Protestiamo e ci opponiamo tutti a questa richiesta assurda”. Come riporta Brescia Oggi, la preside, lavora al liceo Arnaldo da inizio anno.
La replica della preside
La preside, interpellata sull’accaduto durante l’assemblea, sostiene che il fatto non è avvenuto come raccontato. Sarebbe stato Gerardo, secondo quanto sostenuto dalla dirigente scolastica, a offrirsi di pulire il parabrezza dell’auto, dopo che lei gli aveva chiesto una spugna. “Si tratta di un fraintendimento che è stato strumentalizzato. Io ho solo chiesto al collaboratore una spugna per pulire il vetro che era sporco di resina, lui, che è un galantuomo, si è offerto di farlo al posto mio. I rapporti con lui sono idilliaci”, ha sottolineato la preside al Corriere Brescia.
Stando all’edizione locale del Corriere, durante l’assemblea improvvisata, non si è parlato solo del “caso Gerardo”, ma in generale dei metodi “autoritari” e “sopra le righe” della preside, nonché dei suoi rapporti con i professori, che sarebbero tesi da quando è arrivata. tgcom24.mediaset.it